Renata Rapposelli uccisa dal figlio a casa, il padre accusa Simone

Pubblicato il 17 Ottobre 2018 alle 18:37 Autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino
Renata Rapposelli

Renata Rapposelli uccisa dal figlio a casa, il padre accusa Simone 

Colpo di scena sulla morte di Renata Rapposelli, la pittrice di Chieti uccisa nell’ottobre dello scorso anno e ritrovata sulle rive del Chienti circa un mese dopo.

La donna, stando alle dichiarazioni dell’ex marito, è morta in seguito ad una violenta lite scoppiata tra lei e suo figlio, Simone Santoleri. Da tempo, l’uomo era sotto inchiesta, accusato di aver stordito la madre con dei medicinali, per poi strangolarla.

La rivelazione shock di Giuseppe Santoleri potrebbe porre fine alla lunga serie di indagini che, finora, hanno sempre ricondotto al ragazzo, il quale ha sempre dimostrato astio e risentimento nei confronti della madre.

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Renata Rapposelli uccisa dal figlio a casa, le parole di Giuseppe Santoleri

Giuseppe Santoleri e suo figlio Simone stanno scontando la pena per omicidio in concorso e occultamento di cadavere. Qualche giorno fa, però, l’uomo ha richiesto di poter essere ascoltato dal PM per una confessione.

Stando alle parole dell’ex marito di Renata Rapposelli, la sera stessa in cui la donna è scomparsa, tra i tre era in atto una violenta lite per motivi economici. Ad un tratto Simone, preso dall’ira, aveva strangolato la madre sotto gli occhi inermi del padre.

Simone, già da molto tempo, era affetto da disturbi mentali e assumeva regolarmente psicofarmaci e calmanti. Proprio su questo ha fatto leva Giuseppe Santoleri, dichiarandosi innocente dell’omicidio, ma colpevole di aver taciuto fino ad ora la verità.

Renata Rapposelli uccisa a casa, la vicenda

Renata Rapposelli, pittrice originaria di Genova, era scomparsa da Giulianova il 9 ottobre 2017. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, venne ritrovato solo un mese dopo, sulle rive del Fiume Chienti, nel parco del Tolentino.

La donna, separata dal marito già da alcuni anni, aveva da poco ottenuto il mantenimento. La sera della scomparsa, Renata si era recata nell’abitazione in cui vivevano Giuseppe e Simone Santoleri per discutere della richiesta degli arretrati, mossa pochi giorni dopo aver finalmente ottenuto il mantenimento che le spettava.

Simone Santoleri, essendo intervenuto per difendere il padre, deve aver strangolato la donna, per poi cercare di sbarazzarsi del corpo.

Le dichiarazioni di Giuseppe Santoleri sono ora al vaglio degli inquirenti.

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L'autore: Maria Alfonsina Iemmino Pellegrino

Giovane dottoressa in Scienze della Comunicazione presso l'Università Degli Studi di Salerno. Lavoro come redattrice per Termometropolitico.it dal 2017. In redazione ho trovato terreno fertile per coltivare il mio immenso amore per la scrittura. Parole chiave: informare, trasmettere, creare.
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