Desiree Mariottini morta: padre, genitori e foto. La causa della morte

Pubblicato il 28 Ottobre 2018 alle 06:36 Autore: Guglielmo Sano
Desiree Mariottini morta: padre, genitori e foto. La causa della morte

Desiree Mariottini morta: padre, genitori e foto. La causa della morte

Cosa è successo a Desiree Mariottini


La tragica morte di Desiree Mariottini tiene ancora banco sulle pagine di cronaca, adesso, che le indagini cominciano a muovere i primi passi. Sono tre i fermati dagli uomini del Commissariato di San Lorenzo dopo un’intensa giornata di interrogatori. Si tratta di due cittadini senegalesi 26 e 43 anni e di un nigeriano 46enne, tutti con permesso di soggiorno scaduto e con precedenti per droga. Ora, è caccia aperto a un quarto uomo. Intanto gli investigatori assicurano che manca poco alla cattura.

Secondo le prime ricostruzioni gli indagati avrebbero offerto un mix di droghe alla 16enne, per poi stuprarla più volte nel corso del pomeriggio di giovedì 18 ottobre. La giovane sarebbe morta il giorno dopo. Desiree Mariottini, a quanto pare, conosceva i tre uomini a cui vengono adesso contestati i reati di cessione di stupefacenti, violenza sessuale di gruppo e omicidio volontario. Il tragico fatto di cronaca riporta in auge, più in generale, il tema della sicurezza molto sentito in Italia e non solo.

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Desiree Mariottini: proseguono le indagini

Tornando alla morte della ragazza i testimoni ascoltati dagli inquirenti riferiscono di aver visto la ragazza per terra con intorno 7-8 persone; stava male e cercavano di darle dell’acqua e di aiutarla in qualche modo. Ciò accadeva, appunto, nel pomeriggio del 18 ottobre 2018. La notte del 19 ottobre, intorno all’una, raccontano sempre i testimoni, qualcuno chiamò i soccorsi. Ad avvisare il 118, in effetti, una telefonata anonima; i paramedici arrivati sul posto hanno dovuto aspettare l’intervento dei Vigili del Fuoco per rompere le catene che gli impedivano di entrare nello stabile semi-abbandonato di Via Lucani.

Quindi, il ritrovamento del cadavere. Non è chiaro il motivo che ha spinto Desiree a entrare nell’edificio. Secondo alcuni quotidiani, pare volesse recuperare un cellulare forse ceduto forse in cambio di sostanze. La ragazza era in cura presso un Sert. Al di là del motivo che l’ha spinta sul luogo, ora si aspettano gli esami tossicologici condotti in sede di autopsia per capire se sia stata l’assunzione di stupefacenti a causarne la morte. Altre ipotesi in campo, oltre all’overdose, il soffocamento da parte di chi l’ha violentata.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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