Terremoto Grecia oggi: rischio Tsunami in Italia? Cosa può succedere

Pubblicato il 26 Ottobre 2018 alle 10:05 Autore: Daniele Sforza
Terremoto Grecia oggi: rischio tsunami Italia

Terremoto Grecia oggi: rischio Tsunami in Italia? Cosa può succedere.

Terremoto Grecia oggi venerdì 26 ottobre 2018 di magnitudo 6,8 registrato poco distante dall’isola di Zacinto. Il sisma è avvenuto alle 00.54 a una profondità di 10 km ed è stato avvertito anche nelle regioni meridionali dell’Italia, tra cui Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata. Segnalazioni sono arrivate anche dalla Campania. Inizialmente il rischio tsunami era concreto, ma nelle ultime ore l’allarme è rientrato.

Terremoto Grecia oggi: cosa è successo

Così l’Ingv in un comunicato. “Un terremoto di magnitudo Mw 6.8 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV alle ore 00.54 italiane di questa notte (26 ottobre 2018) in mare al largo della Costa Occidentale del Peleponneso (Grecia), nei pressi dell’isola di Zacinto”. L’Istituto ha rilevato che la scossa è stata avvertita in tutto il Sud Italia.

Terremoto Grecia e allerta tsunami

All’1.30 del mattino un aggiornamento che ha destato più di qualche timore. “È stata diramata un’allerta tsunami per la Grecia. Per le coste di Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia (Ionio) l’allerta è ARANCIO. Possibili variazioni del livello del mare inferiori a 1 metro. Si raccomanda massima prudenza nelle zone costiere e nei bacini portuali, seguendo le indicazioni delle autorità”.

Un’ora più tardi, su Twitter, l’INGV ha comunicato un’anomalia di circa 10 cm segnalata dal mareografo di Le Castella (Crotone). L’anomalia ha di fatto confermato l’allerta tsunami ARANCIO per le coste ioniche italiane. L’invito alla massima prudenza nelle zone costiere e nei bacini portuali è stato rinnovato.

Alle 6.48 la comunicazione più rassicurante. “Il Centro Allerta Tsunami dell’INGV ha diramato il messaggio di FINE ALLERTA, dopo aver verificato che le variazioni del livello del mare fossero tornate ai livelli di prima del terremoto”.

Terremoto Grecia oggi: il punto della situazione

Molte le segnalazioni soprattutto sui social dalle regioni meridionali italiane. Il sentimento più comune registrato è stato di paura, con la scossa che sembrava non voler più finire. Il sismologo Gianluca Valensise di Ingv ha spiegato a SkyTg24 che la scossa è stata registrata nel “punto più sismico dell’intero Mediterraneo”. L’onda di 10 centimetri segnalata dal mareografo ha confermato in un primo momento il rischio tsunami. Allarme poi rientrato alle prime ore di questa mattina.

Terremoto Grecia oggi: rischio tsunami in Italia, può accadere?

Rientrato l’allarme, la domanda che ci si pone è se un rischio Tsunami possa davvero verificarsi in Italia. Eventi del genere si registrano infatti soprattutto in zone lontane dal Mediterraneo, come nell’area pericolosa che separa l’Asia dal Nord America, ovvero nell’Oceano Pacifico. Senza dimenticare l’Oceano Indiano, dove negli ultimi anni si sono registrati tsunami di portata devastante. Come ad esempio lo spaventoso maremoto del 2004. Danni sono stati registrati recentemente anche dal terremoto e conseguente tsunami in Indonesia.

Il rischio tsunami è invece più inferiore nell’Oceano Atlantico, ma soprattutto nel Mar Mediterraneo. Tuttavia questo non significa che non siano mai avvenuti tsunami, anche in Italia. Storicamente parlando nel 362 d.C. un fortissimo terremoto seguito da uno tsunami colpì lo Stretto di Messina, distruggendo le città di Messina e Reggio. Un violento maremoto colpì la Sicilia nel 1169: nella zona di Catania si segnalarono circa 20 mila vittime. Violentissimo fu il terremoto/maremoto del 1202, che colpì tutte le zone lambite dal Mediterraneo orientale, Sicilia compresa.

I maremoti colpirono Italia e Grecia all’inizio del 1693. Mentre nel 1783 un maremoto investì Calabria e Sicilia causando in totale oltre 2000 vittime.

Disastrose anche le conseguenze del terremoto di Messina del 1908, con uno tsunami che colpì le coste orientali della Sicilia con onde alte fino a 12 metri.

Ma il rischio tsunami più grande per l’Italia non è sulle coste orientali, bensì su quelle del Tirreno meridionale. Le conseguenze delle eruzioni del vulcano sottomarino noto come Marsili, tenuto costantemente sotto controllo dall’INGV, potrebbero essere disastrose per le zone occidentali del centro-meridione.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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