Se Grillo sfonda il muro del 7 per cento: è soltanto antipolitica?

Pubblicato il 18 Aprile 2012 alle 22:26 Autore: Davide Valenti

Il secondo grande nodo è quello del Cinquestelle contro tutti, che a rigor di logica non può perdurare. E’ dovuta forse a questo la sufficienza di Zucconi nei confronti del movimento e sarà questa la vera prova per i suoi rappresentanti quando, ad esempio, un giorno uno di loro  potrebbe trovarsi in commissione Bilancio insieme a deputati dei tanto sbeffeggiati Pdl del “nano pelato” Berlusconi, Pd meno elle e Udc di “Azzurro Caltagirone” Casini. Tutti, come noto, nomignoli che Grillo tira fuori dalla sua originaria professione di comico. Oggi, però, per ridere – anche amaramente – gli italiani guardano Crozza: invece, da Grillo e dai suoi adepti si aspettano altro. Il Cinquestelle saprà farsi trovare pronto all’appuntamento?

Ciononostante, io sarei cauto a parlare di antipolitica, anche perché la politica di professione, per citare Max Weber, continua a essere cieca e sorda di fronte a certi segnali. Le modifiche all’acqua di rose sul finanziamento pubblico ai partiti proposte da Alfano, Bersani e Casini, ad esempio, fanno dire al coordinatore di Generazione Futuro (Fli) Gianmario Mariniello che il trio ABC assomiglia “a coloro che ballavano mentre il Titanic affondava” e che il loro comunicato “è il miglior assist per Beppe Grillo“. Il quale, probabilmente, ringrazia. Ne vedremo ancora delle belle.

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L'autore: Davide Valenti

Giornalista, si è occupato per anni di comunicazione aziendale. Ora racconta la politica per mestiere e sogna di fare lo scrittore. Fiero di essere torinese, anche se vive a Milano ed è innamorato di Matera. Su Twitter è il @davideracconta, il suo blog personale è davide-valenti.blogspot.it
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