Ucraina Russia guerra, ultime notizie: Kiev proclama la legge marziale

Pubblicato il 28 Novembre 2018 alle 16:53 Autore: Michele Mastandrea
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Ucraina Russia guerra, ultime notizie: Kiev proclama la legge marziale

Il 27 novembre il Parlamento ucraino ha approvato la legge marziale. La decisione è arrivata in seguito ai fatti accaduti nello stretto di Kerch qualche giorno fa, con il sequestro russo di tre navi ucraine. La disposizione varrà solo nei territori confinanti con la Russia, in quelli che affacciano sul Mar Nero e in quelli che confinano con la regione della Transnistria, dove stazionano truppe di Mosca.

La legge marziale non varrà quindi in tutto il paese come precedentemente immaginato. Durerà inoltre trenta giorni, e non sessanta come raccomandato dal Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa. Ma quali sono le conseguenze pratiche di questa decisione?

Ucraina Russia guerra: più potere all’esercito

Innanzitutto, l’innalzamento dei poteri dell’esercito. Questo dovrà trovarsi da subito pronto ad affrontare il rischio di “guerra totale” con Mosca paventato da Poroshenko. A sua volta, ciò comporterà la possibilità di un forte restringimento della libertà di stampa, di sciopero e di manifestazione. Il rischio che la legge marziale potesse essere usata dal Presidente per rinviare le elezioni previste per marzo è stato invece sventato. La decisione del Parlamento è stata di ridurre la durata della misura a soli 30 giorni. Il periodo elettorale inizierà infatti il prossimo 31 dicembre, con la legge marziale che verrà meno quattro giorni prima.

Tra gli effetti principali della decisione c’è la possibilità di rinforzare le disposizioni di sicurezza riguardo particolari aree ed infrastrutture ritenute strategiche. Vale a dire, in settori come quelli della sicurezza energetica, delle telecomunicazioni, della produzione civile e militare. Ma anche la possibilità di obbligare i cittadini a servire nelle forze di difesa, anche lasciando temporaneamente il proprio lavoro civile.

L’esecutivo potrà inoltre impedire l’indizione di referendum, così come proibire la convocazione di elezioni ad ogni livello amministrativo. Questo è stato uno dei temi più discussi in queste ore febbrili, infine, risoltesi con la decisione di varare il provvedimento per “soli” trenta giorni.

Ucraina Russia guerra: invasione imminente?

Le critiche principali alla decisione del parlamento di Kiev arrivano da chi afferma che difficilmente la Russia abbia intenzione di invadere l’Ucraina. E che quindi questa motivazione, espressa da Poroshenko per giustificare la sua richiesta, non sia la vera ragione dietro le azioni del presidente. La stessa presenza sulle navi sequestrate da Mosca di ufficiali dei servizi segreti ucraini hanno inoltre posto dubbi sulla “casualità” dei fatti avvenuti nello stretto di Kerch.

Quali potrebbero essere allora i veri obiettivi di Poroshenko, che ha parlato di “chiara e franca partecipazione delle unità regolari russe” all’accaduto e di “una minaccia qualitativamente diversa” rispetto ai tempi passati?

Probabilmente, il tentativo di compattare il paese intorno ad una dinamica di coesione nazionale, costruita intorno alla sua figura in quanto attuale presidente. Con l’obiettivo di un ritorno in termini di consenso nelle prossime elezioni, in cui è dato in netto ritardo nei sondaggi. Inoltre, la proclamazione della legge marziale potrebbe intensificare l’azione di Kiev nelle regioni di Donetsk e Luhansk, dove è in corso dal 2014 un conflitto tra i due paesi che ha già portato a più di 10.000 vittime.

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L'autore: Michele Mastandrea

Nato nel 1988, vive a Bologna. Laureato in Relazioni Internazionali all'università felsinea, su Termometro Politico scrive di politica estera ed economia.
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