Conto corrente: truffa sim cellulare clonata, i segnali d’allarme

Pubblicato il 15 Gennaio 2019 alle 06:42 Autore: Daniele Sforza

Non accenna a fermarsi la truffa della Sim Swap in grado di svuotare il conto corrente grazie alla Sim clonata. Ecco i segnali di allarme.

Conto corrente truffa sim swap
Conto corrente: truffa sim cellulare clonata, i segnali d’allarme

Truffa conto corrente con sim clonata


Da Nord a Sud continuano le segnalazioni sulla cosiddetta truffa della Sim Swap. Ovvero quella sorta di raggiro che avviene tramite clonazione della Sim, con la finalità di svuotare il conto corrente del malcapitato. Dopo la truffa avvenuta a un imprenditore di Alassio in Liguria, se ne sono segnalate diverse in tutte le parti della Penisola. Ultimo dei quali una persona di Pavia che si è visto sottrarre indebitamente 8.300 euro e che ora sta intraprendendo azioni legali per recuperare il maltolto. Per quanto riguarda la procedura di recupero, le vittime della Sim Swap cercano infatti di mettersi in contatto tra loro per sapere le dinamiche degli eventi e conoscere la possibile procedura da seguire. Intanto è opportuno sapere cosa non fare e saper individuare sin da subito i segnali d’allarme per evitare tempestivamente guai più grossi.

Conto corrente: truffa Sim Swap, come funziona

Come abbiamo accennato poco sopra, la truffa della Sim Swap (letteralmente “scambio della Sim”) avviene rubando l’identità della vittima e facendosi dare le credenziali di accesso al conto corrente contattando la banca di riferimento. Tutto inizia con uno spyware o una mail infetta. Un “cavallo di troia” che fa entrare i malviventi nel telefono della vittima al fine di ricevere le informazioni più importanti. Come possono essere il numero del cellulare, i dati personali e perfino le credenziali bancarie.

A questo punto i truffatori realizzano un documento d’identità fasullo fingendo di essere il malcapitato, si recano presso un centro assistenza di telefonia mobile – dove spesso c’è un complice – e richiedono una Sim nuova. A questo punto l’altra Sim – quella vecchia e vera della vittima – viene disabilitata. E i criminali hanno tutto il tempo per contattare l’assistenza telefonica della banca e farsi dare i nuovi dati di accesso al conto corrente. Per poi svuotarlo. Arrivati a questa fase, infatti, le ipotesi sono due: i criminali effettuano piccoli prelievi costanti nel tempo, oppure effettuano un maxi-prelievo/bonifico (la soluzione più comune) presso un conto estero.

Truffa con Sim per rubare 20 mila euro: l’allarme

Conto corrente: truffa Sim Swap, i segnali d’allarme

Come per ogni cosa, oggigiorno bisogna prestare attenzione alla protezione dei propri dati personali e tutelarsi tramite sistemi di sicurezza, oppure, più semplicemente, cercare di evitare di scrivere i nostri dati sensibili su dispositivi facilmente “hackerabili” in qualsiasi modo. Di questi tempi, però, la cosa può risultare difficile e quindi non ci resta che andare a identificare i segnali di allarme che possono farci drizzare le antenne e agire tempestivamente. Il primo segnale d’allarme riguarda infatti la perdita della rete dal proprio telefono o la disattivazione della Sim. Questo è un escamotage che consente ai truffatori di agire in fretta.

Un’altra modalità è quella di ricevere diverse chiamate fastidiose, che la vittima potrà evitare solo spegnendo il telefono (altro lasso di tempo in cui i truffatori potranno agire indisturbati per lo scambio della Sim). Va comunque detto che resta sempre difficile identificare una truffa di Sim Swap in corso. Semplicemente perché i due campanelli d’allarme sopraccitati possono derivare da un call center particolarmente ostinato o da un guasto alla linea telefonica e non necessariamente a una truffa. La prima raccomandazione è dunque quella di prestare attenzione ai dati personali e proteggere i propri dispositivi.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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