La crisi del 1929 e la crisi del 2008

Pubblicato il 2 Luglio 2009 alle 02:36 Autore: Redazione
sondaggio sulla crisi

E’ già depressione.

 

In sintesi, stiamo andando come, o persino peggio che nella Grande Depressione, che la metrica sia la produzione industriale, l’ export o l’ andamento deimmercati finanziari. Dare attenzione solo agli USA fa minimizzare questo fatto allarmante. L’ etichetta di  “grande recessione” puo’ risultare troppo ottimistica: questo e’ un evento a scala di Depressione.

Cio’ detto, siamo nella crisi attuale da un solo anno, laddove dopo il 1929 l’ economia mondiale continuo’ a contrarsi per i tre anni successivi. Cio’ che importa adesso e’ che i policy makers arrestino il declino. Quindi esaminiamo le risposte.

Le risposte: Allora ed Adesso.

 

Figure 4 illustra I tassi pesati in funzione del PIL delle banche centrali per 7 paesi .

Come si puo’ vedere, in entrambe le crisi c’e’ stato un ritardo di cinque o sei mesi prima che i tassi rispondesso alla fine del picco, nonostante che nella crisi attuale i tassi siano stati tagliati piu’ rapidamente e da un livello di partenza inferiore. C’e’ in ballo qualcosa in piu’ che la semplice differenza tra George Harrison e Ben Bernanke. La risposta della banca centrale e’ stata diversa su scala globale.

Figure 4. Central Bank Discount Rates, Now vs Then (7 country average)

Source: Bernanke and Mihov (2000); Bank of England, ECB, Bank of Japan, St. Louis Fed, National Bank of Poland, Sveriges Riksbank.

Figure 5 fa vedere la money supply per una media – peseta in funzione del PIL- dei 19 paesi che valgono oltre la meta’ del PIL mondiale. Chiaramente, ò’ espansione monetaria e’ stata piu’ rapida nel maturare della crisi del 2008 che durante il 1925-1929, il che e’ ci ricorda che lo sviluppe degli eventi non e’ stato lo stesso nei due casi. Inoltre, la money supply globale ha continuato a crescere rapidamente nel 2008, a differenza del 1929, quando si stabilizzo’ e poi fu soggetta a un catastrofico declino.

Figure 5. Money Supplies, 19 Countries, Now vs Then

Source: Bordo et al. (2001), IMF International Financial Statistics, OECD Monthly Economic Indicators.

Figure 6 e’ la fotografia analoga per la politica fiscale, questa volta per 24 paesi. I dati correnti includono IMF’s World Economic Outlook Update forecasts per il 2009 e il 2010. come si vede, il deficit fiscale si espanse dopo il 1929 ma solo in misura modesta. Chiaramente, la disponibilita’ al deficit oggi e’ considerevolmente piu’ grande.

Figure 6. Government Budget Surpluses, Now vs Then

Source: Bordo et al. (2001), IMF World Economic Outlook, January 2009.

Conclusione

 

Per riassumere: il mondo sta subendo uno shock economico grande in ogni particolare quanto lo shock della grande depressione del 1929-1930. osservare solo gli USA conduce a sottovalutare quanto allarmante la situazione sia persino in confronto al 1929-30.

La buona notizia, naturalmente. E’ che la risposta e’ molto diversa. La domanda adesso e’ se la risposta produrra’ risultati.

Per la risposta, resta collegato.

Bibliografia

 

Eichengreen, B. and K.H. O’Rourke. 2009. “A Tale of Two Depressions.” In progress.

Bernanke, B.S. 2000. Bernanke, B.S. and I. Mihov. 2000. “Deflation and Monetary Contraction in the Great Depression: An Analysis by Simple Ratios.” In B.S. Bernanke, Essays on the Great Depression. Princeton: Princeton University Press.

Bordo, M.D., B. Eichengreen, D. Klingebiel and M.S. Martinez-Peria. 2001. “Is the Crisis Problem Growing More Severe?” Economic Policy32: 51-82.

Paul Krugman, “The Great Recession versus the Great Depression,” Conscience of a Liberal (20 March 2009).

Doug Short, “Four Bad Bears,” DShort: Financial Lifecycle Planning” (20 March 2009).


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