Felice Pulici è morto: malattia e causa della morte. La carriera

Pubblicato il 18 Dicembre 2018 alle 06:35 Autore: Francesco Somma
Felice Pulici è morto malattia e causa della morte. La carriera
Felice Pulici è morto: malattia e causa della morte. La carriera

Chi era Felice Pulici e carriera


Fu il portiere del primo scudetto biancoceleste del 1974 della cosiddetta “banda Mastrelli“. È morto all’età di 72 anni Felice Pulici, era malato da tempo. Riviviamo insieme la carriera di uno storico calciatore della S.S Lazio che ha collezionato con i biancocelesti quasi 200 presenze.

Felice Pulici è morto: una vita a testa alta nonostante la malattia

Sebbene fosse gravemente malato da tempo, Pulici non ha mai abbassato la testa. Una persona forte, amata da tutto l’ambiente biancoceleste e non solo, da tutti gli appassionati di calcio e dello sport. Quasi una vita intera con la Lazio, conquistò il primo scudetto con Mastrelli allenatore, in avanti Giorgio Chinaglia e con altri storici calciatori quali Cecconi Wilson. Il portiere era arrivato a Roma nel 1972, secondo alcuni era l’estremo difensore capace di “parare anche l’aria”. La sua è stata una lotta continua contro una malattia che lo affliggeva da tempo. La società si è stretta attorno alla famiglia in questo momento doloroso, rendendo omaggio al portiere con un tweet dal suo profilo ufficiale.

Formula E 2019: calendario gare, piloti e squadre. Ecco quando inizia

Felice Pulici è morto: la sua carriera

Pulici ha giocato anche con Monza, Ascoli, Lecco e Novara. Quando nel 1983 l’amico di squadra Chinaglia è diventato Presidente, egli ha ricoperto il ruolo di segretario generale. Dal 1994 al 1998 invece è stato responsabile del settore giovanile. Anche tra il 2003 e il 2004 ha ricoperto il ruolo di responsabile del medesimo settore giovanile sotto la presidenza Lotito. Era tornato poi, attraverso la promozione di Lotito, a guidare la segreteria generale nel 2005 mentre nel 2006 è stato tra gli avvocati che hanno difeso il club nell’ambito del processo Calciopoli.

Nel 2006, precisamente nel mese di agosto, in seguito all’inibizione del presidente Lotito, gli venne affidata la società per due anni. Dopo questo incarico, Pulici lasciò per approdare all’Ascoli nel ruolo di direttore generale. Qui ricoprì l’incarico per soli 3 mesi, una sfida più importante lo attendeva, diventare un alto dirigente dell’Associazione nazionale dello sport per sordomuti. Anche l’attuale tecnico della Lazio Simone Inzaghi esprime il suo cordoglio, ricordando quanto Pulici fosse un grande uomo prima di essere un grande laziale.

Francesco Somma

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM

L'autore: Francesco Somma

Classe 1994, laureato in SPRI e attuale studente di Politiche per lo Sviluppo e Cooperazione Internazionale all'UniSA. Credo nel potere delle parole e nella politica come strumento per migliorare il mondo.
Tutti gli articoli di Francesco Somma →