Scontri Inter-Napoli: le possibili sanzioni per i nerazzurri

Pubblicato il 27 Dicembre 2018 alle 15:53 Autore: Stefano Schianca
Inter-Benevento
Scontri Inter-Napoli: le possibili sanzioni per i nerazzurri

Una notte da dimenticare, una pagina nera dello sport che nemmeno dovrebbe esistere. Una mentalità da guerriglia urbana che fa da sfondo a una partita di calcio. Inconcepibile, clamoroso, imperdonabile.

Fra le 19.00 e le 19.50 di ieri, nei pressi dello stadio San Siro, nella zona di Via Novara sono avvenuti scontri gravissimi fra alcuni tifosi di Inter e Napoli. Negli scontri un tifoso nerazzurro, Daniele Belardinelli, nella notte ha perso la vita dopo essere stato investito. Capo dei “Blood Honour” di Varese e campione di scherma corta, il 35enne era già stato sottoposto a Daspo in due occasioni. Questa volta in un atto di vergognosa guerriglia ha perso la vita. Quando si parla di calcio certe cose sono irreali da scrivere e da raccontare.

Queste le parole del questore Cardona sull’accaduto:

Un gruppo di tifosi partenopei sarebbe stato aggredito da un centinaio di ultras, tra cui tifosi dell’Inter ma anche del Varese e del Nizza, arrivati di proposito a Milano. Dobbiamo ancora da accertare con precisione la dinamica dell’investimento che ha causato la morte del tifoso. Stiamo lavorando sulle immagini delle telecamere di sorveglianza in cui si vedrebbe un suv sulla corsia di sorpasso che travolge Belardinelli. Non si conosce chi era alla guida e non abbiamo nemmeno la certezza che se ne sia accorto” ha aggiunto il questore.

Gli stessi tifosi del Napoli hanno richiamato poi l’attenzione degli interisti su Belardinelli a terra. Questo andrebbe a escludere un coinvolgimento doloso nei confronti dei tifosi partenopei. Sono stati arrestati due ultras interisti nel corso della notte, ma non si esclude la possibilità che ne vengano fermati altri per ulteriori accertamenti. La priorità è fare luce sull’accaduto.

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Scontri Inter-Napoli: i cori razzisti contro Koulibaly

Ma non è tutto. L’episodio che ha cambiato il corso della partita, ovvero il cartellino rosso a Koulibaly in seguito a un applauso ironico nei confronti dell’arbitro (al minuto 80), sarebbe stato causato dai continui cori e urla a sfondo razzista da parte di alcuni individui presenti allo stadio. Il giocatore ha sopportato questo per tutta la durata dell’incontro. Lo speaker dello stadio è intervenuto nel corso del primo tempo, avvisando gli spettatori di una possibile sospensione dell’incontro, se i cori non si fossero fermati. Il numero 26 partenopeo, dopo aver ricevuto un giallo per fallo su Politano ha ricevuto immediatamente il rosso, dopo il gesto di scherno nei confronti dell’arbitro. Un gesto sbagliato il suo, ma dettato forse anche dalla vergognosa atmosfera di gesti imperdonabili che vanno condannati.

Il difensore del Napoli in seguito alla partita ha twittato: “Mi dispiace la sconfitta e sopratutto avere lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo.” Queste le parole dell’azzurro.

In molti hanno dimostrato solidarietà condannando il gesto. Cristiano Ronaldo è infatti intervenuto, anche lui con un tweet: “Nel mondo e nel calcio ci vorrebbero sempre educazione e rispetto. No al razzismo e a qualunque offesa e discriminazione!” Società come la Roma hanno espresso la loro vicinanza.

Scontri Inter-Napoli: le possibili sanzioni

Il questore di Milano, in seguito a quanto avvenuto dentro e fuori dallo stadio, condanna categoricamente la serata in quel di Milano. Le sanzioni per la società nerazzurra potrebbero andare ben oltre la “semplice” multa.

Di seguito le parole di Cardona:

“Chiederò al comitato per l’ordine pubblico il blocco delle trasferte dei tifosi dell’Inter per tutta la stagione, e la chiusura della curva dell’Inter a San Siro fino al 31 marzo 2019″.

Una presa di posizione netta e chiara la sua, nei confronti di episodi vergognosi, che nulla hanno a che fare col calcio e con le società ospitanti, che tuttavia sono le prime responsabili di quanto avviene nelle loro strutture.

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L'autore: Stefano Schianca

Stefano nasce il 19/11/1996 a Vigevano, vicino Milano. E' Studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano. Sin da piccolo coltiva la grande passione per il giornalismo, in particolare quello sportivo, per il calcio e lo sport più in generale. Il suo sogno è quello di trasformare tutto ciò in un lavoro.
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