Commissariamento Inps: Boeri resta con proroga. Di Maio convince Salvini

Pubblicato il 6 Gennaio 2019 alle 13:21 Autore: Alessandro Faggiano

“Il ministero del Lavoro non intende procedere con il commissariamento Inps e Inail”. Così afferma, in una nota ufficiale, il dicastero guidato da Di Maio

Commissariamento Inps, Boeri resta con proroga. Di Maio convince Salvini
Commissariamento Inps: Boeri resta con proroga. Di Maio convince Salvini

“Il ministero del Lavoro non intende procedere con il commissariamento Inps e Inail: la norma che prevede il ritorno ad un consiglio d’amministrazione non prevederà alcuna decadenza degli attuali vertici, le cui funzioni saranno riviste seguendo una logica di una gestione collegiale degli enti”. Così si legge in una nota del Ministero guidato dal vicepremier Luigi Di Maio. Nonostante i rapporti decisamente turbolenti tra Boeri e i due principali referenti del Governo, il numero 1 dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale rimarrà in sella, e non solo fino al 16 febbraio (giorno in cui termina il suo mandato). Pare che sia pronta una proroga di 45 giorni (il limite consentito per legge) per evitare uno stallo durante la prima fase attuativa del reddito di cittadinanza.

Se per l’Inail ancora non si sono fatti nomi sul prossimo direttore generale, il discorso è ben diverso per quanto riguarda l’INPS.

Il commissariamento INPS solo dopo i primi delicati passaggi del reddito di cittadinanza

Considerata la posta in gioco per Di Maio e il Movimento 5 Stelle, Boeri – nonostante l’avversione verso alcune politiche del Governo – rimarrà al vertice dell’INPS. Dalle parti del partito di via Bellerio, sembra esserci un certo malumore. Salvini, molto più che Di Maio, ha manifestato forti divergenze rispetto a Tito Boeri.

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Tridico e Nori, i nomi più gettonati per l’INPS

Tra i principali problemi che impedirebbero all’attuale governo di procedere a un ricambio al vertice, vi è la mancata intesa sul sostituto. Molti quotidiani nazionali e giornali online danno Pasquale Tridico – già consigliere di Di Maio e tra i tecnici responsabili della gestazione del reddito di cittadinanza – come uno dei maggiori indiziati per sostituire Boeri. Molto forte anche Mauro Nori, già presidente dell’INPS tra 2010 e 2015, antagonista di Boeri e attualmente in forza al MEF come consigliere di Giovanni Tria. Entrambi i “candidati” presenterebbero un profilo favorevole e affine al governo giallo-verde, che godrebbe così dell’appoggio di un ente assolutamente centrale.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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