Carburanti auto, quale si usa di più in Europa? – Infografiche
Carburanti auto, in Europa prevale ancora la benzina con i suoi derivati e il diesel, rimangono al palo le energie alternative
Carburanti auto, quale si usa di più in Europa? – Infografiche
Come si muovono le automobili in Europa? Che tipo di carburante utilizzano? In base ai dati forniti da Eurostat è possibile capire la grande variabilità presente nella UE e negli altri Paesi del continente anche in questo campo.
Chiaramente la fanno da padroni i prodotti petroliferi. Ma vi sono Paesi in cui la maggioranza assoluta delle auto cammina con il diesel. E poi ci sono le fonti di energia alternativa, come il metano. E in questo l’Italia è ai primi posti.
In Germania, il Paese con più auto in valore assoluto, tuttavia, gran parte dei veicoli, il 65,5%, usa i derivati del petrolio. In pochi altri Paesi la percentuale è maggiore, tra questi Ungheria, Danimarca e Svizzera, dove si sta intorno al 70%. Ma il record, superiore all’80% si tocca nella piccola Cipro.
Negli altri Paesi maggiori un ruolo ce l’ha anche il diesel. Per esempio in Francia, con il 69,3% degli automobilisti che lo utilizza, e in Spagna, con il 57%. Supera il 50% anche in Austria, Portogallo, Belgio.
Molto meno usate sono le energie alternative. In questo campo al primo posto è la Polonia, con il 15,8% delle auto che si muovono con carburanti basati su queste, ma l’Italia è terza con l’8,3%.
(EFFETTUARE SCROLL VERSO IL BASSO)
Carburanti auto, come sono cambiate le cosse negli anni – infogafiche
È possibile muovere il cursore in basso per osservare come le cose sono cambiate nel corso degli anni.
E si vede che l’uso dei prodotti petroliferi dal 2012 a oggi è un po’ calato. Per esempio in Germania, di circa il 4%. Così come in Spagna e in Italia dove è calato dal 53,2% al 48,8%.
In leggera crescita il ricorso al diesel, con circa un +3% sia in Germania che in Italia che in Spagna.
Forse un po’ a sorpresa si registra una certa stabilità nelle percentuali di scelta del metano e degli altri carburanti alternativi. In Polonia sono assolutamente stabili, in Italia guadagnano poco più dell’1%.
Forse il loro tempo non è ancora arrivato.