Distribuzione ricchezza in Europa ed in Italia
Questa mappa invece mostra la differenza di porzione di PIL per abitante dal 2000 al 2005
Qui si mostra tutta la difficoltà italiana in termini economici. Se è vero che una buona parte dell’Europa arretra dal 2000 ad oggi (alcune regioni della Germania del Nord e del Sud, la regione di Parigi e Stoccolma in particolare), è altrettanto vero che l’Italia è colorata quasi interamente di rosso, fatta eccezione la Sicilia, Campania e Calabria. Si nota invece la crescita spagnola (che verrà poi frenata dalla crisi del mercato immobiliare) ed irlandese. L’Italia è una chiazza rossa diffusa, ovvero una differenza di PIl superiore del 7%. Nessun’ altra nazione europea mostra un tale difuso arretramento di produttività. I paesi dell’Europa dell’Est sono chiarmamente le regioni con la crescita relativa più cospicua.
Il reddito medio per abitante in ogni regione è mostrato dalla seguente mappa
Data un reddito medio EU27 di €15.500 , la Lombardia e l’Alto Adige si dimostrano le regioni più ricche in assoluto. Il Nord Italia, incluse Emilia Romagna, Toscana e Lazio superano la media europea, Sardegna ed il resto dell’Italia Centrale si allinea con l’EU27, mentre il Sud risulta più povero (o meno ricco, a seconda dei punti di vista). Il Sud della Germania, la zona di Francoforte, gran parte dell’Austria, Lussemburgo, alcune regioni dell’Olanda, l’hinterland di Londra, Madrid e Parigi e Stoccolma sono in aggiunta le zone più ricche d’Europa. L’Est Europa ovviamente la più povera.
Questo il tasso di occupazione per regione
In Italia, il cosiddetto Triveneto e l’Emilia Romagna le regioni col più alto tasso di occupazione tra I 15 e 64 anni (2006). Notare come nessuna regione italiana sia colorata di marrone scuro
Infine questa mappa mostra il tasso di disoccupazione in Europa nell’anno 2006
Il Sud Italia e Isole sono completamente colorate di marrone scuro, mentre Emilia Romagna, Alto Adige, Lombardia e Friuli Venezia Giulia le regioni italiane col più basso tasso di disoccupazione. Nel 2006, quindi prima della crisi, l’Inghilterra si dimostrava un paese dal basso tasso di disoccupazione. Con l’arrivo della crisi, le cose sono drasticamente cambiate.