Julian Alaphilippe, il nuovo idolo del ciclismo francese

Pubblicato il 13 Marzo 2019 alle 16:15 Autore: Cesare Fabrizi

Julian Alaphilippe, il nuovo idolo del ciclismo francese. Sabato scorso si è tenuta la Strade Bianche, classica sempre più prestigiosa…

Julian Alaphilippe, il nuovo idolo del ciclismo francese
Julian Alaphilippe, il nuovo idolo del ciclismo francese

Sabato scorso si è tenuta la Strade Bianche, classica sempre più prestigiosa che vanta un albo d’oro ricco di stelle. A vincere l’edizione 2019 è stato Julian Alaphilippe, francese considerato uno dei migliori corridori della sua generazione. Andiamo a conoscerlo meglio.

Il palmarés di Julian Alaphilippe

Stiamo parlando di un ciclista che ha bruciato le tappe. Passato professionista nel 2014, dopo essersi cimentato anche nel ciclocross, ottiene subito risultati eccellenti. Ai primi anni di professionismo, infatti, si è classificato secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi 2015, al Giro di Lombardia 2017, e terzo alla Milano-Sanremo 2017. Ha inoltre chiuso secondo altre due edizioni della Freccia Vallone, nel 2015 e 2016.

L’anno scorso ha vissuto la definitiva consacrazione. Ha vinto la Freccia Vallone, la Classica di San Sebastiàn, due tappe e la maglia a pois(dei gran premi della montagna) al Tour de France. Al Mondiale di Innsbruck però ha fallito, classificandosi solo 8° dopo che partiva tra i super favoriti. Questi successi lo hanno consacrato come uno dei migliori corridori del momento. È molto apprezzato dai suoi connazionali per essere stato il migliore dei francesi e aver salvato un Tour altrimenti fallimentare per i transalpini, con i suoi successi e le sue azioni spettacolari.

Corre con una bicicletta speciale che la Specialized ha personalizzato per lui, colorata di blu e nero. Il blu rappresenta il suo stile dinamico, il nero sfumato e satinato ricorda la personalità fresca del corridore.

Le caratteristiche di Julian Alaphilippe

Quello che lo fa apprezzare ai tifosi di tutto il mondo è il suo modo di correre. Alaphilippe è un attaccante nato, un corridore che ama andare in fuga, impegnandosi in azioni fantasiose e capace di trionfare in ogni modo su ogni percorso. Per il modo di correre ricorda Peter Sagan e sono in molti che pensano che in un futuro per nulla lontano il francese lo possa contrastare.

Alaphilippe è uno scattista, dotato di un ottimo spunto veloce e capace di adattarsi a ogni percorso. Che siano i muri delle Ardenne, il pavé fiammingo o le montagne alpine, il francese ha sempre ottime possibilità di vittoria. Ha poi la fortuna di correre nella Quick Step, formazione che ha una grande cultura delle corse di un giorno e che è piena di campioni che lo possono far crescere ulteriormente.

I francesi sperano che Julian possa diventare un uomo da grandi corse a tappe, in modo da vincere quel Tour de France che da troppi anni manca ai transalpini. Non è certo facile, dovrebbe migliorare nelle lunghe salite. Ma dalla sua c’è il tempo (Alaphilippe ha solo 26 anni). Altro fattore che pende a suo favore per questo discorso è la corporatura. Il transalpino è leggero, e perciò non dovrebbe perdere chili per affrontare i colli più ripidi.

Nel frattempo, dopo la splendida azione con cui nella Strade bianche prima ha scremato il gruppo e poi staccato i compagni di fuga, Alaphilippe guarda alla Milano-Sanremo. In passato Cancellara e Kwiatkowski l’hanno vinta dopo aver trionfato nella classica senese. Poi lo attenderà la campagna del Nord, dove spera finalmente di vincere una classica monumento. Gli avversari saranno molti, ma siamo consapevoli che il corridore della Quick Step ci farà divertire. Infatti ha recentemente affermato: “Quando vinci vuoi continuare a farlo“.

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