Walter Veltroni: film, età e carriera politica. Cosa fa oggi

Pubblicato il 11 Marzo 2019 alle 18:30 Autore: Stefano Schianca

Walter Veltroni: film, età e carriera politica. Cosa fa oggi. Politico, giornalista, scrittore e regista italiano. Un camaleontico tuttofare, insomma…

Walter Veltroni, film, età e carriera politica. Cosa fa oggi
Walter Veltroni: film, età e carriera politica. Cosa fa oggi

Politico, giornalista, scrittore e regista italiano. Un camaleontico tuttofare, insomma. Walter Veltroni, del resto, è questo e molto altro. 

La lunga carriera del classe 1955, all’età di 64 anni, è più viva che mai. In particolare nel mondo del cinema conC’è tempo, l’ultima pellicola diretta da lui nella sua lunga carriera. Rappresenta il suo esordio nell’ambito della commedia.

Walter Veltroni: la carriera

Walter Veltroni nasce a Roma il 3 luglio 1955. Ha solo un anno quando perde il padre Vittorio, giornalista radio e tv della Rai degli anni cinquanta.

È la figura del padre perduto a ispirare la sua carriera di studente, all’insegna dell’informazione e della comunicazione. Dopo essere stato bocciato al quarto anno di Liceo Classico, infatti, ha conseguito il diploma presso l’Istituto di stato per la Cinematografia e la Televisione.

Dopo gli studi superiori diviene giornalista professionista. La carriera politica di Walter inizia quando si iscrive alla Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI). La sinistra italiana rappresenta il suo palcoscenico nel “teatro” della politica, dove nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi un ruolo sempre più di rilievo, verso i piani alti del potere.

Nel 1976, a soli 21 anni, viene eletto consigliere al comune di Roma, mantenendo la carica per cinque anni, fino al 1981. Nel 1987 il “grande salto”: entra nel Parlamento Italiano in qualità di Deputato Nazionale.

Ma questo è “solo l’inizio”. L’anno seguente entra nel comitato centrale del PCI (Partito Comunista Italiano): sarà uno dei principali sostenitori della svolta voluta dal segretario Achille Occhetto, che porterà alla nascita del PDS (Partito Democratico della Sinistra). Questa presa di posizione gli permetterà di assumere un ruolo sempre più importante nella realtà della Sinistra Italiana.

Walter Veltroni: il percorso da ministro e sindaco

Romano Prodi nel 1996 chiama Veltroni a condividere la leadership de “l’Ulivo“, coalizione del Centrosinistra in quell’anno vincitrice delle elezioni politiche: Veltroni diventa vicepresidente del Consiglio e Ministro dei Beni Culturali e ambientali, con l’incarico per lo spettacolo e lo sport.

Dopo la caduta del governo Prodi del 1998, torna a concentrarsi sull’attività di partito che da poco lo ha eletto Segretario nazionale. Durante la sua segreteria il PDS subisce la trasformazione in DS.

Dopo l’attività a livello Nazionale torna a guardare alla scena comunale. Nel 2001, infatti, si presenta come candidato di Sinistra a sindaco di Roma in risposta ad Antonio Tajani, candidato di Forza Italia. Veltroni viene eletto sindaco con il 53% dei voti. Alle successive elezioni amministrative di Roma (alla fine di maggio 2006) è riconfermato sindaco della capitale con il 61,45%, nel più ampio risultato elettorale di sempre della Capitale.

Nel 2007 diventa Segretario Nazionale del PD. Si dimetterà dopo la sconfitta contro il centro-destra nelle elezioni politiche dell’aprile del 2008 e a seguito della pesante sconfitta del PD nelle elezioni regionali in Sardegna.

La sua attività di ministro e politico gli ha permesso di ottenere onoreficenze in campo nazionale e all’estero: nel maggio 2000 la Francia insignisce Veltroni della “Legion d’Onore”. Nel 2003, poi, La “John Cabot University” di Roma gli assegna una laurea honoris causa in “Public services“. Tre anni dopo viene nominato “Cavaliere di Gran Croce” dal Presidente della Repubblica Ciampi.

Walter Veltroni: giornalismo e filmografia

Come detto in precedenza, Veltroni ha seguito le orme lavorative del padre, divenendo un giornalista professionista. Tra le varie esperienze da giornalista spicca l’anno 1992. In quell’anno, infatti, gli viene chiesto di dirigere “L’Unità“, storico quotidiano della sinistra italiana divenuto poi organo ufficiale del PDS.

Diverse le collaborazioni del politico di sinistra. Fra le più curiose spicca quella col “Corriere dello Sport” nel 2015, per un ciclo di interviste a grandi sportivi. La sua prima intervista sportiva fu con Fabio Capello.

Nell’ambito del cinema, poi, è sempre stato un esperto del settore. Nel corso degli anni ha diretto svariati documentari a tema sociale. Ne sono esempi “Piano, solo“, “La scoperta dell’alba“, Quando c’era Berlinguer“, “I bambini sanno” e “Indizi di felicità“.

Col suo ultimo film, come detto, esordisce nel mondo della commedia. Il passaggio a questo nuovo genere lo ha spiegato in una recente intervista al noto settimanale “TV Sorrisi e Canzoni“.

“Per due ragioni. La prima è che amo la commedia all’italiana e penso sia un mezzo perfetto per dire cose anche importanti. La seconda è che sono rimasto folgorato dalla bravura di Giovanni, che era tra i bambini protagonisti del mio documentario “Indizi di felicità”. Ho scritto il film pensando a lui.”

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L'autore: Stefano Schianca

Stefano nasce il 19/11/1996 a Vigevano, vicino Milano. E' Studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano. Sin da piccolo coltiva la grande passione per il giornalismo, in particolare quello sportivo, per il calcio e lo sport più in generale. Il suo sogno è quello di trasformare tutto ciò in un lavoro.
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