Sondaggi elettorali Swg, il M5S raggiunge il 12,6%

Italiani divisi dal Pride, per molti è strumentalizzato
Continua il momento moderatamente positivo per il Movimento 5 Stelle, che secondo gli ultimi sondaggi elettorali di Swg rimane molto più debole rispetto ai valori storici, ma cresce rispetto a quelli più recenti. Ha raggiunto il 12,6% aumentando dello 0,3% in una settimana, mentre il Pd, invece, scende di due decimali andando al 22,8%.
All’opposizione è ai propri massimi pure l’Alleanza Verdi e Sinistra, in aumento dello 0,2% al 6,8%, nonché Italia Viva e +Europa, anch’esse in salita di due decimali, al 2,2% e all’1,9%. Giù dello 0,1%, invece, Azione, al 3,7%.
La crescita dell’opposizione comporta un arretramento dei partiti della maggioranza: sia Fratelli d’Italia che Forza Italia sono in discesa dello 0,2% al 30,1% e all’8,1%, con la Lega che è ferma all’8,2%.
Giù anche tutte le altre liste sotto l’1% al 3,6%, due decimali in meno rispetto alla scorsa settimana.
Sondaggi elettorali Swg, solo per il 19% non si deve andare oltre sulla strada dei diritti LGBT
Con la fine del mese del Pride anche Swg nei propri sondaggi elettorali si occupa del tema, chiedendo un’opinione agli italiani, che appaiono molto divisi. Per il 27% il Pride è oggi strumentalizzato, mentre per il 26% è politicizzato ed esagerato. Si tratta di percentuali che salgono tra chi vota centrodestra.
Per il 25%, invece, è inclusivo e aperto, cosa che pensa il 34% di chi fa parte della Generazione Z. Il 23%, poi crede che sia sia provocatorio che libero. Pochi, l’11%, pensano sia offensivo, e pochissimi, il 5%, che sia divisivo. Tuttavia solo per il 10% è coinvolgente e per il 15% necessario.
La situazione degli omosessuali oggi è giudicata ancora precaria dal 36%, che diventano il 59% tra gli elettori di centrosinistra: questi pensano che la strada verso la parità sia ancora lunga e che ci siano ancora discriminazioni. Il 25%, invece, crede che nonostante i passi da fare si sia a buon punto, mentre per il 9% ormai la parità è realtà. A pensarla così è in particolare è il 28% di quanti fanno parte della Generazione Z.
C’è poi un 19%, che diventa 36% tra chi vota centrodestra, che ritiene che siano stati stati concessi molti diritti e libertà e non si debba andare oltre.
Questi sondaggi elettorali di Seg sono stati realizzati tra il 2 e il 4 luglio da 800 soggetti con metodo Caw, mentre nel caso delle intenzioni di voto tra il 2 e il 7 luglio da 1.200 persone con metodo Cati-Cami-Cawi