Le parole di Nainggolan: “Spalletti molto preparato, Cagliari una famiglia”

Pubblicato il 22 Marzo 2019 alle 16:34 Autore: Lorenzo Annis

Le parole di Nainggolan: “Spalletti molto preparato, Cagliari una famiglia”. Dopo una prima metà di stagione travagliata su diversi fronti…

Le parole di Nainggolan Spalletti molto preparato, Cagliari una famiglia
Le parole di Nainggolan: “Spalletti molto preparato, Cagliari una famiglia”

Dopo una prima metà di stagione travagliata su diversi fronti, Radja Nainggolan pare aver riconquistato la fiducia dell’Inter e dei tifosi nerazzurri. Il Ninja ha rilasciato un’intervista al canale ufficiale Youtube della Serie A, raccontandosi a tutto tondo. Tra passato, presente e futuro.

Sull’Inter, Spalletti e la stagione in corso: “L’Inter di quest’anno è una squadra forte, un gruppo sano e unito. L’unica cosa che ci è mancata è la continuità nei risultati, ma vogliamo centrare la qualificazione alla Champions per l’anno prossimo. Il rapporto con Spalletti è sempre stato buono, è un allenatore molto preparato, tatticamente molto forte. È una persona che se ti vuole bene te lo dimostra. Ha fatto tanto per portarmi in nerazzurro, spero di dargli molto da qui alla fine“.

Sulla sua stagione:Sono stato criticato troppo perché tutti si aspettavano tanto da me, ma ho avuto tanti infortuni come mai mi era successo in carriera. Essere tornato a segnare è stata però una bella soddisfazione e spero di poter continuare su questa strada“.

Nessuna esposizione sul suo futuro:Qua a Milano mi hanno accolto con grande affetto, ma è un rapporto ancora troppo breve per poter dire come sarà alla fine“.

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Nainggolan ricorda Cagliari: “Giocavamo per un’isola intera. Lì sono diventato uomo”

Il centrocampista belga si è soffermato sulla sua esperienza in Sardegna con la maglia del Cagliari, punto cruciale per la sua carriera da calciatore ma non solo:Era una famiglia, si giocava per un’isola intera. Ogni sfida era una battaglia. In Sardegna sono diventato uomo, era una sfida importante per me perché mi sono dovuto mettermi subito in mostra con la Serie A. È stata una prova dura, ma è andata bene. Non mi aspettavo di diventare un giocatore come quello che sono oggi.

Sul primo gol in Serie A, dedicato alla mamma scomparsa poco tempo prima: “Il ricordo più bello è il primo gol in Serie A che è stato due settimane dopo la scomparsa di mia madre, a cui devo tutto. L’unico peccato è che non mi ha visto esordire in Serie A, ma devo comunque tutto a lei“.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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