Capitalismo relazionale, oligarchie ed opacità economica

Pubblicato il 17 Maggio 2010 alle 12:50 Autore: Luigi Zoppoli
sondaggi politici corruzione capitalismo

Venendo al mondo di banca ed assicurazione, l’analisi parte da pag. 22. Nel 1998 9 società finanziarie, attraverso 6 amministratori collegati, erano connesse ad altre due società. Nel 2006 solo 3 società finanziarie quotate del MIB 30 non sono collegate tra di loro. A chiarimento alcuni grafici:

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Che raffigurano la “rete” dal 1998 (in testa all’articolo quella del 1999) e quella più intricata del 2006 ed in tutto il periodo, la centralità di Mediobanca, autentico crocevia della Finanza italiana per possedere rilevanti quote azionarie di importanti società e per essere azionista di controllo di Assicurazioni Generali, centro finanziario di dimensioni europee. Si tratta di due delle imprese citate all’inizio dell’articolo a chiudere il cerchio. La conclusione che si può trarre dall’analisi è quella, per l’appunto di una oligarchia autoreferenziale dove si entra solo per cooptazione. E’ quello che viene comunemente chiamato il salotto buono di cui fanno parte anche molti personaggi che pubblicamente si dolgono di esserne fuori. Se anni fa del mondo della finanza italiana si diceva fosse una foresta pietrificata oggi si può sostenere che nulla è cambiato con l’aggravante del dannoso fenomeno della gerontocrazia .

La ricerca, essendo tale, si occupa di fatti rigorosi ma soprattutto misurabili e lascia da parte un elemento immateriale ma terribilmente concreto e presente in Italia ma non solo: la politica.

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