Pensioni ultima ora: nessuna precedenza a Quota 100, smentita Inps

Pubblicato il 11 Aprile 2019 alle 17:30 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: una secca smentita da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale rispetto alla presunta corsia preferenziale pro Quota 100.

Pensioni ultima ora nessuna precedenza a Quota 100, smentita Inps
Pensioni ultima ora: nessuna precedenza a Quota 100, smentita Inps

Pensioni ultima ora: negli scorsi giorni alcune indiscrezioni hanno parlato di una sorta di corsia preferenziale pro Quota 100. Una specie di organizzazione ad hoc degli uffici Inps per dare seguito alle richieste di pensione anticipata tramite Quota 100. Notizia smentita dall’INPS che con una comunicazione ufficiale ha reso noti i dati ufficiali delle richieste di pensionamento nel primo trimestre 2019. Vediamo nel dettaglio i numeri.

Pensioni ultima ora, richieste pensionamento primo trimestre 2019

Nel primo trimestre 2019 sono state circa 114.000 le domande di pensione di vecchiaia ed anticipata, comprese le “pensioni quota 100”. Con un incremento rispetto all’analogo periodo del 2018 di oltre il 14%, fanno sapere dall’Istituto guidato dal professor Pasquale Tridico.

A proposito della citata smentita Inps di seguito il testo. “I dati sulla liquidazione delle pensioni nel primo trimestre 2019 smentiscono quanto ventilato da alcuni organi di stampa. Il riferimento è alla presunta precedenza assegnata alle domande di Quota 100. E confermano che l’impegno dell’Inps nella liquidazione delle pratiche di pensione abbraccia sia le «ordinarie» pratiche di vecchiaia ed anticipata, sia le pratiche di pensione quota 100”.

Poi la nota prosegue e mostra sorpresa. “Stupisce che susciti clamore il fatto che un’azienda di servizi pubblici abbia organizzato le proprie lavorazioni in modo da rispondere tempestivamente all’esigenza di applicare le disposizioni legislative”.

LO SPECIALE SULLE PENSIONI A QUESTO LINK

Pensioni ultima ora, precisazioni Inps su tempi di lavorazione delle domande per Quota 100

L’Istituto ha voluto anche precisare alcuni circa la lavorazione delle domande. “In ordine all’attivazione del processo di presentazione e gestione delle domande fin dall’entrata in vigore del Decreto Legge 4 del 2019, nelle more della sua conversione in legge, si fa presente che l’Istituto, così come ogni altro soggetto giuridico, è tenuto a dare applicazione agli atti, come i decreti legge, che assumono piena forza di legge dalla data della loro entrata in vigore”. E spiega anche la necessità di liquidare alcune prestazioni in via provvisoria, così come da noi riportato in questo nostro articolo.

“Al fine di assicurare l’erogazione delle pensioni già a decorrere dal 1° aprile 2019, come succede in situazioni analoghe di carico di lavoro eccezionale e scadenze prossime, l’Istituto ha autorizzato, al ricorrere dei prescritti requisiti, la liquidazione delle prestazioni pensionistiche in via provvisoria sulla base delle dichiarazioni di cessazione dell’attività di lavoro dipendente contenute nella domanda, fermo restando le successive verifiche e l’eventuale recupero di somme indebitamente erogate. Ciò in linea con l’interesse dei richiedenti alla tempestiva liquidazione del trattamento spettante, stante la presunta veridicità delle informazioni dallo stesso rese nella domanda di pensione”.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →