Pagamento multa a rate: come funziona la rateizzazione e quando si fa

Pubblicato il 17 Aprile 2019 alle 14:00 Autore: Claudio Garau

Come funziona la rateizzazione del pagamento di una multa per infrazione stradale. A chi è possibile richiederla ed entro quanto.

Pagamento multa a rate: come funziona la rateizzazione e quando si fa
Pagamento multa a rate: come funziona la rateizzazione e quando si fa

Sappiamo della frequenza con cui sono inflitte multe agli automobilisti poco disciplinati, in circolazione sulle strade italiane. La legge però consente loro di far fronte agli obblighi di pagamento, che derivano dall’infrazione al Codice della Strada, tramite la rateizzazione. Vediamo come funziona.

Pagamento multa: qual è la finalità della rateizzazione

La Pubblica Amministrazione, in base alla normativa oggi vigente, consente ai soggetti multati, come accennato, di avvalersi della rateizzazione del pagamento della sanzione pecuniaria. Ciò al fine di incrementare la probabilità che l’automobilista interessato saldi effettivamente il debito contratto con lo Stato, a seguito dell’infrazione (specie se di entità non lieve). La legge, però, fissa delle condizioni specifiche, entro quali è effettivamente possibile avvalersi di un pagamento diluito nel tempo e quindi, per molti, più gestibile sul piano delle proprie risorse finanziarie.

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Pagamento multa: i requisiti della rateizzazione

Come appena detto, la rateizzazione non è ammessa nella totalità dei casi. Occorre che siano rispettate alcune condizioni. Vediamo quali. Anzitutto, la rateizzazione è possibile se l’importo della sanzione oltrepassa i 200 Euro per una sola multa. Da un punto di vista economico, occorre che il richiedente abbia un reddito annuo imponibile non superiore a 10.628,16 Euro; è una somma aumentata per ogni familiare eventualmente convivente con il multato, di ulteriori 1.032 Euro. La rata fissata non dovrà essere inferiore, inoltre, a 100 Euro.

La legge, poi, individua il numero massimo di rate in base all’entità della multa. Per multe sotto i 2.000 Euro, al massimo l’interessato potrà avere 12 rate. Tra 2.000 e 5.000 Euro di multa, il tetto di rate sarà pari a 24 mensilità. Oltre i 5.000 Euro, il multato potrà ottenere fino a 60 mesi di rateizzazione.

Richiesta di rateizzazione e relativo parere dell’Autorità

Circa le modalità pratiche con cui richiedere la rateizzazione, il cittadino si trova di fronte a due ipotesi distinte. La domanda è da farsi alla Prefettura, laddove la multa sia stata inflitta dalla Polizia di Stato o altre forze dell’ordine di ambito nazionale (come ad esempio i Carabinieri). Se, invece, la multa è data da un vigile urbano o un membro della Polizia Locale, sarà necessario rivolgersi al Comune o alla Regione. Dal punto di vista temporale, la domanda di rateizzazione è da farsi nel termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricezione del verbale di multa. Si tratta appunto di una richiesta: ciò significa che l’Autorità potrà, di seguito, accettare o meno tale domanda (in base al vaglio dei requisiti suddetti). Se il parere sarà negativo e quindi respingerà la rateizzazione, il multato dovrà pagare la sanzione in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla risposta dello Stato. Mentre, in caso di accoglimento della domanda, sarà l’Autorità a fornire espressamente tutte le informazioni relative alle modalità di rateizzazione.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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