Come sarà ricostruita la Cattedrale di Notre Dame de Paris

Pubblicato il 19 Aprile 2019 alle 15:57 Autore: Camilla Ferrandi

Come sarà ricostruita la Cattedrale di Notre Dame de Paris? Ci sono molte ipotesi, soprattuto per quanto riguarda la guglia.

Come sarà ricostruita la Cattedrale di Notre Dame de Paris
Come sarà ricostruita la Cattedrale di Notre Dame de Paris

“Verrà indetto un concorso internazionale per la ricostruzione della guglia” annuncia il primo ministro francese Edouard Philippe. “Il concorso permetterà di scegliere come ricostruirla. Se ricostruire quella disegnata e realizzata da Viollet-le-Duc, nelle stesse condizioni e allo stesso modo, o se – continua Philippe -, come spesso accade nell’evoluzione del patrimonio e delle cattedrali, sia necessario dare alla cattedrale di Notre Dame una nuova guglia”.

Notre Dame: la guglia

In questa ottica, già prima dell’annuncio, gli architetti italiani Renzo Piano e Massimiliano Fuksas avevano lanciato idee riguardo ad una ricostruzione non pedissequa del progetto di Viollet-le-Duc. Il primo ha proposto una reinterpretazione in legno della guglia, il secondo in cristallo.

La guglia di Notre Dame de Paris non è nuova ai cambiamenti. La struttura bruciata dall’incendio di lunedì scorso risaliva a inizi ‘800, e andava a sostituirne un’altra più antica, che era stata smontata a fine ‘700 per motivi di sicurezza, data la sua fragilità. Ma nonostante non si trattasse di una costruzione “preistorica”, la guglia era diventata il simbolo di Notre Dame e innalzata a emblema della cristianità.

Sarà dunque molto difficile che i parigini accettino un progetto di ricostruzione che si allontani dalla riproduzione fedele della guglia di Viollet-le-Duc.

Notre Dame: le parti distrutte

Ma non è solo la guglia a dover essere ricostruita. L’incendio di lunedì ha distrutto una buona parte del tetto della cattedrale e due terzi del sotto tetto, quest’ultimo risalente al 1220. Inoltre, l’arredamento intorno all’altare risulta molto danneggiato e parte delle vetrate distrutta. I rosoni del XIII secolo hanno retto al colpo del fuoco, ma si ipotizza lo smantellamento di uno di essi perché pericolante.

Fortunatamente, all’interno della cattedrale di Notre Dame si è salvato l’altare maggiore e le reliquie più preziose, come la Corona di Spine, la corona che Gesù avrebbe indossato durante la sua crocifissione, e un chiodo della Passione di Cristo. Ma anche un pezzo della Croce e la tunica di Saint-Louis.

Per quanto riguarda i dipinti, alcuni, risalenti al XVII e XVIII secolo, sono stati danneggiati dal fumo dell’incendio. Saranno portati al Louvre per il restauro.

Comunque sia, il presidente Emmanuel Macron pone come obiettivo il 2024 per la ricostruzione di Notre Dame. “Ovviamente 5 anni è un obiettivo ambizioso – commenta il primo ministro Philippe – ma penso sia salutare per lo Stato, l’autorità politica e il capo di Stato fissare obiettivi ambiziosi. In ogni caso, il nostro compito è garantire il raggiungimento di questo obiettivo”.

Infine, in tre giorni sono stati raccolti circa un miliardo di euro da destinare alla ricostruzione della cattedrale di Parigi, donati sia da magnati che da persone comuni.

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L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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