Educazione civica obbligatoria: cos’è e chi la insegnerà nelle scuole

Pubblicato il 8 Maggio 2019 alle 13:55 Autore: Claudio Garau

Che cos’è l’educazione civica e quale finalità ha. Con quali specifiche caratteristiche sarà reintrodotta e chi la insegnerà.

Educazione civica obbligatoria cos'è e chi la insegnerà nelle scuole
Educazione civica obbligatoria: cos’è e chi la insegnerà nelle scuole

Più che di un’introduzione, si tratta di un ritorno, gradito sicuramente alla maggioranza delle persone. Parliamo dell’educazione civica a scuola, che, in virtù della recentissima approvazione della legge in merito da parte della Camera, è ormai prossima ad essere nuovamente insegnata (secondo le previsioni già a partire dal prossimo settembre), in via obbligatoria, nelle aule delle scuole della penisola (dalle elementari fino alle superiori). In realtà l’iter non è ancora definitivamente completato – mancando ancora l’esame ed approvazione del Senato – ma tutto lascia intendere che quest’ultimo passo sia una pura formalità. Vediamo di seguito più nel dettaglio di che cosa si tratta.

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Educazione civica a scuola: cos’è e quali caratteristiche ha?

Secondo il progetto già approvato alla Camera, l’obbligo di educazione civica a scuola prevederà un numero di ore non inferiore a 33 all’anno. Sarà previsto il voto in pagella anche per questa materia. Con quest’espressione intendiamo, in sostanza, lo studio delle forme di governo e di organizzazione di una cittadinanza, con focus soprattutto su ruolo e funzioni dei singoli cittadini, anche per ciò che attiene al rispetto delle regole di convivenza sociale. In pratica si tratta di vera e propria educazione dei cittadini, fin dal periodo di formazione scolastica. I concetti in oggetto hanno remotissime origini: si fa riferimento infatti alle prime teorie formulate in merito da Platone nell’antica Grecia. L’educazione civica può intendersi, in altre parole, come un modo di insegnamento dei fondamenti del diritto pubblico, in relazione ai diritti e doveri del cittadino ed al suo rapporto con lo Stato.

Per ciò che concerne i soggetti che insegneranno la materia, il Governo ha avuto modo di specificare che non vi saranno comunque maggiori oneri a carico delle risorse dello Stato. In particolare, non ci sarà un docente designato per l’educazione civica, saranno piuttosto utilizzati professori e maestri senza cattedra e a disposizione nelle scuole.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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