Marco Minniti contro Matteo Salvini “doveva andare subito a Napoli”

Pubblicato il 9 Maggio 2019 alle 12:50 Autore: Alessandro Faggiano

L’ex ministro dell’Interno Marco Minniti ospite del programma in onda su La 7 condotto da Myrta Merlino ha attaccato Salvini sul caso Napoli. Cosa ha detto

Marco Minniti contro Matteo Salvini, doveva andare subito a Napoli
Marco Minniti contro Matteo Salvini “doveva andare subito a Napoli”

L’ex ministro dell’Interno Marco Minniti ha parlato di varie questioni di attualità ospite di Myrta Merlino su La7, a “L’aria che tira”. Tra gli interventi principali, la vicenda che tiene l’Italia intera con il fiato sospeso: la sparatoria nel centro di Napoli che ha portato al ferimento grave di una bimba di appena 4 anni. Ecco cosa ha detto Minniti in merito all’atteggiamento tenuto da Salvini.

Marco Minniti su Matteo Salvini: “andare lì e dimostrare che lo Stato c’è”

“Per me non c’era nemmeno un attimo da pensarci. E non lo dico nemmeno da uomo di partito, bensì da italiano. Vedete, nel momento in cui c’è una bambina, la cui unica colpa era di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato… non c’entrava nulla. È una cosa drammatica. E questa non è una sconfitta per il governo: è una sconfitta per la democrazia italiana. Il ministro dell’interno non può continuare a fare comizi come se nulla fosse. Il compito del Ministro dell’Interno è andare lì e dimostrare che lo Stato c’è: stare vicino ai genitori, alla nonna che ha visto la bambina cadergli di fronte ai propri occhi, stare vicino alla città di Napoli. Anche se il sindaco non la pensa come te, tu devi stargli vicino: non c’è schieramento politico che tenga. Devi stare vicino alle forze di polizia, alla magistratura. Si è impegnati in una partita difficilissima, che si chiama sovranità dello Stato. Perché, quando si spara a una bambina di 4 anni, tu hai perso la sovranità, ma a quel punto lo Stato deve riaffermare, con la sua presenza fisica, che in quel posto comanda lui e non la camorra”.

Salvini risponde con lo “spazza clan” e ringrazia il personale sanitario

Tra le prime misure concrete proposte dall’attuale Ministro dell’Interno, troviamo lo “spazza clan”: un investimento di 25 milioni di euro che servirebbe ad assumere 800 messi notificatori. Solo a Napoli, ben 12.000 persone hanno ottenuto una condanna in via definitiva ma non hanno ancora ricevuto la notifica giudiziaria, il che permette loro di rimanere – almeno per ora – in libertà.

Salvini è andato anche in ospedale a trovare la piccola Noemi, facendo sapere che sta “lottando come una leonessa” e ringraziando sentitamente il personale sanitario per la rapidità e bravura con cui assiste da giorni la piccola.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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