Il Tottenham e una finale a costo zero. Alla faccia dei miliardi

Pubblicato il 9 Maggio 2019 alle 17:14 Autore: Lorenzo Annis

Il Tottenham e una finale a costo zero. Alla faccia dei miliardi di qualcuno. L’impresa compiuta dal Tottenham in quel della Johan Cruijff Arena di…

Il Tottenham e una finale a costo zero. Alla faccia dei miliardi
Il Tottenham e una finale a costo zero. Alla faccia dei miliardi

L’impresa compiuta dal Tottenham in quel della Johan Cruijff Arena di Amsterdam non si deve limitare ai novanta minuti più recuperi del match, ma deve andare parecchio oltre. Mauricio Pochettino fin dal suo arrivo nell’estate del 2014 ha pian piano costruito, mattone dopo mattone, qualcosa più di una squadra e un’ideale ben preciso. Il Tottenham nella sua storia è sempre stato tra le big di Premier League, pur avendo vinto meno rispetto agli altri – tranne il Manchester City – e facendolo in tempi ormai remoti. L’ultimo titolo dei londinesi risale infatti al 2008 e fu la Coppa di Lega Inglese.

L’argentino, allievo de El Loco Marcelo Bielsa, come detto ha costruito qualcosa in più, ma il Tottenham con lui alla guida si è spesso fermato ad un passo dall’apice. Ma ciò non ha scalfito più di tanto gli Spurs, che hanno continuato assiduamente a credere nel proprio progetto, passato per la costruzione del nuovo stadio e soprattutto conquista dell’ambita finale di Champions League. Il tutto è avvenuto nel giro di un mese. Ma quello che colpisce maggiormente è che quest’ultimo risultato in Champions è arrivato a costo zero.

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L’azzeccata parsimonia del Tottenham

La scorsa estate infatti, ha colpito molto l’opinione pubblica degli appassionati il fatto che il Tottenham non abbia effettuato alcun acquisto sul mercato. Una scelta assai azzardata se si considera che le squadre di Premier ogni anno abbiano dei budget sconfinati, ma in casa Spurs non sono stati ritenuti necessari interventi in entrata, con Pochettino che ha sempre tagliato corto sull’argomento affermando che non c’era alcun bisogno di rinforzarsi.

Lo zero alla voce acquisti aveva però fatto storcere il naso a molti, considerata l’alta competitività presente nel campionato inglese e più in generale in Europa. Questa fiducia extra nei propri mezzi già in possesso ha fatto si che si perfezionassero ancora di più i vecchi meccanismi, unendo un gruppo che otto mesi fa cominciava la sua avventura europea con due sconfitte nelle prime due gare del girone. Da lì la svolta, che li porterà il prossimo 1° giugno ad incrociare il Liverpool in quel di Madrid.

Un’unione di intenti rimarcata dall’assenza del loro giocatore migliore, quell’Harry Kane capace di fare sempre la differenza anche da solo e la cui assenza ha pesato davvero poco. Uscito durante la sfida di andata dei quarti di Champions contro il City, è stato poi sostituito da Llorente e Lucas Moura,entrambi ultra decisivi per prenotare il biglietto per il Wanda Metropolitano. Ad Einfield per il momento è comunque tempo di festeggiare e congratularsi a vicenda per aver scritto una pagina di calcio di proprio pugno. Gratis.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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