Eliseo, un ballottaggio tra mille insidie

Pubblicato il 25 Aprile 2012 alle 15:21 Autore: Matteo Patané

Sarà, quindi, ballottaggio Hollande-Sarkozy.
Non è semplice, in un simile scenario, capire chi possa essere il favorito. Sicuramente le serie storiche, che vedono chi è in testa al primo turno trionfare anche al secondo, sono pro-Hollande, così come lo è il generale avanzamento socialista in tutto il Paese.
Eppure la destra è ancora maggioritaria nel Paese, e alla destra dell’UMP si trova un immenso bacino di voti a disposizione di Sarkozy. I leader conservatori del passato hanno sempre rifiutato l’alleanza con il FN alle elezioni, ma non è dato sapere quanto Sarkozy sia disperato, e a che prezzo voglia conservare l’Eliseo.
Quel che è certo è che un abbraccio con Marine Le Pen è pericoloso per entrambi i leader: la Le Pen rischierebbe di sconfessare tutta la propria politica e la propria campagna elettorale anti-UMP, vanificando l’ottimo risultato raggiunto al primo turno; Sarkozy rischia di alienarsi le simpatie tanto dei centristi di Bayrou quanto dell’ala più a sinistra del proprio stesso partito, ripiegandosi a destra e lasciando praterie elettorali ad Hollande. Il candidato socialista, che dopo aver incassato l’appoggio ufficiale dei Verdi e del FdG ha di fatto esaurito le proprie possibilità di espansione elettorale, sicuramente tenterà di spingere verso destra Sarkozy per farsi spazio al centro e conquistare i voti del MoDem.
Ma questi giochi politici e aritmetici non tengono conto del reale umore degli elettori. È difficile ad oggi interpretare quanto i voti in uscita dall’UMP al FN siano reali passaggi di casacca, quanti siano voti di protesta contro la politica del presidente e quanto sia inflessibile questa protesta dell’elettorato. Un sondaggio realizzato dalla BVA vede un flusso Le Pen → Sarkozy al 57% e Le Pen → Hollande al 20%; un flusso Mélenchon → Hollande al 90% e Mélenchon → Sarkozy al 6%; infine, Bayrou → Sarkozy al 39% e Bayrou → Hollande al 36%. È plausibile ipotizzare per i Verdi dei numeri simili a quelli indicati per il FdG. Ipotizzando una tenuta del 95% per gli elettori che già al primo turno avevano espresso preferenza per uno dei due candidati al ballottaggio, questi risultati darebbero un 53% ad Hollande e un 47% a Sarkozy. Sicuramente cifre ancora piuttosto ravvicinate, che lasciano intendere come la battaglia non sia ancora conclusa.

Sarkozy sarà chiamato a fare una scelta: puntare su un fisiologico recupero da destra e lottare per la conquista del centro, oppure aprire le porte al FN e di fatto aprire una nuova pagina storica per l’UMP. È quindi – con ogni probabilità – solo da destra che potranno venire le novità in queste due ultime settimane di campagna elettorale. Il 6 maggio è vicino.

L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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