Elezioni in NRW: una vittoria mancata per la SPD
LE DIFFICOLTA’ DEI PARTITI TRADIZIONALI
Il progressivo svuotamento dei due grandi Vokspartein è confermato anche in questa tornata elettorale. Per la prima volta dal dopoguerra in NRW né Cdu né Spd superano il 35%, come nelle ultime 2 federali. Gli exit poll confermano che nella fascia d’elettorato più giovane i socialdemocratici e i cristiano conservatori superano a fatica il 30%, mentre solo nell’elettorato anziano si trovano le antiche percentuali dei grandi partiti tedeschi, superiori al 40%. La scarsa capacità di attrazione della Spd per i più giovani ha probabilmente determinato la mancata vittoria.
Nelle professioni la Spd mantiene un discreto 42% tra gli operai, che cresce al 50% nella forza lavoro sindacalizzata, mentre la Cdu vince come nel 2005 tra i dipendenti pubblici. I Verdi si profilano come un partito sempre più attrattivo per la borghesia altamente istruita, battendo addirittura la Fdp nel suo tradizionale bacino di consenso, i lavoratori autonomi. Gli ecologisti sono il partito che ha più beneficiato dei flussi in entrata, attraendo voti da tutti i partiti, e unica formazione ad avere un bilancio in positivo rispetto all’astensionismo. La Cdu ha perso più di tutti proprio verso il non voto, mentre la Sp è riuscita a contenere parzialmente le perdite grazie al recupero dei consensi andati nel 2005 ai giallo – neri. Anche per questo i socialdemocratici si trovano di fronte ad una scelta molto difficile. La gran parte dell’elettorato non vuole una coalizione con la Linke, unico modo per esprimere il Ministro presidente. Benchè le regionali della NRW abbiano un rilevante impatto politico, la maggior parte degli elettori ha scelto in base ai temi del Land. I partiti progressisti sono stati votati per la loro politica educativa, dato che la situazione delle scuole è ritenuta insoddisfacente per la maggior parte dell’elettorato, mentre i Verdi hanno mobilitato moltissimi consensi sulle scelte ambientali ed energetiche.
