Buoni fruttiferi postali, libretto postale o S&P 500, investimenti a confronto

Pubblicato il 15 Maggio 2019 alle 11:07 Autore: Daniele Sforza

Tra prodotti di risparmio e investimenti, gli italiani cercano la soluzione migliore. Meglio i buoni fruttiferi postali, il libretto postale o S&P 500?

Buoni fruttiferi postali, libretto postale o S& P 500, investimenti a confronto

Gli italiani sono sempre stati considerati dei grandi risparmiatori. La liquidità serve a garantire un futuro a se stessi e soprattutto ai propri figli. Tuttavia, vista anche l’impossibilità di risparmiare di molti contribuenti – colpa della crisi economica e della pressione fiscale sempre più ingente – il risparmio ha perso un po’ di interesse negli ultimi anni, in attesa di tempi migliori. Va comunque detto che il risparmio è al tempo stesso sempre in cima alla testa degli italiani, i quali, quando possibile, considerano e prendono in considerazione le forme di investimento e di risparmio più sicure e convenienti. Facciamo dunque un rapido excursus su alcuni strumenti tra i più apprezzati dai risparmiatori italiani: i buoni fruttiferi postali, il libretto postale e S& P 500.

Buoni fruttiferi postali come strumento di risparmio

I buoni fruttiferi postali risultano essere tra i prodotti di risparmio più utilizzati dai contribuenti italiani. Nonostante fino a diversi anni fa garantissero un rendimento più alto rispetto a quello di oggi, è altrettanto vero che rappresentano una forma di investimento più comoda e sicura, perché a fronte di rendimenti di piccola-media entità, mettono al sicuro una certa liquidità, la fanno fruttare e sono decisamente sicuri perché garantiti dallo Stato italiano.

Per chi pensa a un futuro più comodo per i propri figli, la soluzione più conveniente sotto questo aspetto sono i buoni fruttiferi postali dedicati ai minori. Naturalmente la sottoscrizione di questi buoni può essere fatta dal genitore a partire dal 1° anno di vita del bambino e fino al compimento della sua maggiore età. Il tasso di interesse sulle somme depositate, seppur non altissimo, è comunque importante, visto che parte dall’1% al raggiungimento dei 18 mesi (primo step utile per richiedere l’eventuale rimborso) e arriva fino al 3% al compimento dei 18 anni.

Non solo buoni fruttiferi postali: ecco il libretto postale dedicato ai minori

Un altro prodotto di Poste molto interessante è il Libretto postale. Tra i prodotti di risparmio disponibili, infatti, vi è l’apposito Libretto che consente di depositare una somma senza dover versare praticamente alcunché per la sua gestione. In tutto ci sono 3 tipi di libretti di risparmio postale dedicati ai minori. Io Cresco: è dedicato ai bambini che vanno dal primo anno di vita fino ai 12 anni. Per i bambini che hanno tra i 12 e i 14 anni di vita c’è invece il libretto Io Conosco. Infine, per gli adolescenti tra i 14 e i 18 anni c’è il libretto Io Capisco. Si tratta di libretti che non offrono interessi molto alti, ma sono pensati per lo più come strumento educativo (oltre che di deposito) nella gestione della liquidità e del risparmio, visto che è possibile anche effettuare prelievi e versamenti in qualsiasi momento.

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S& P 500: cos’è e come funziona

Oltre ai buoni fruttiferi postali e al libretto di risparmio c’è un altro strumento su cui vale la pena di porre l’attenzione. Si tratta dello S& P 500. S& P sta ovviamente per il noto indice azionario americano Standard& Poor’s 500 e, se studiato attentamente, può fruttare molto bene. Partendo da una somma di 1.000 euro da investire per un bambino appena nato, il rendimento può essere molto interessante, soprattutto una volta che è stata superata la trentina d’anni. Naturalmente, visto che si tratta a tutti gli effetti di un investimento azionario, i rischi sono anche più alti rispetto ai prodotti citati.

In un report DWS menzionato da Wall Street Italia si parla di un lasso di 7 mesi di tempo nel quale S& P 500 è riuscito a riprendersi da un calo del 19,8%, superando il picco raggiunto lo scorso settembre. “LO S& P 500 dalla vigilia di Natale ha registrato un rialzo di oltre il 25%, guidato da settori in crescita come tecnologici, beni voluttuari e comunicazioni”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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