Exit poll europee 2019: Olanda e Gran Bretagna, chi vincerà e risultati parziali

Pubblicato il 24 Maggio 2019 alle 19:55 Autore: Emilia Missione

Dall’Olanda arrivano le proiezioni sul voto europeo: i sovranisti arrancano mentre avanza il partito laburista. In Uk vietata la diffusione di exit poll

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Exit poll europee 2019: Olanda e Gran Bretagna, chi vincerà e risultati parziali

Sono state Olanda e Gran Bretagna ad inaugurare le elezioni europee 2019 e ora le prime proiezioni del voto che arrivano da lì sembrano sconfessare le attese.

In realtà dei veri exit poll sono stati elaborati solo in Olanda. La Gran Bretagna ne ha vietato la diffusione fino a domenica sera, quando le operazioni di voto saranno concluse in tutta l’Unione e potrà iniziare ufficialmente lo spoglio in tutti i 28 Paesi.

Exit poll Olanda: frenano i sovranisti, premiati i laburisti

Chiuse le urne, i due exit poll circolati sul voto olandese restituiscono una fotografia molto simile: al primo posto ci sarebbe il partito laburista guidato dal commissario europeo Frans Timmermans mentre i sovranisti di Geert Wilders, alleati di Matteo Salvini, sembrerebbero uscire sconfitti dalla prova del voto.

Ciò che cambia tra i due exit poll, il primo a cura di Ipsos, il secondo di GeenPeil, sono le percentuali e quindi il numero di seggi. Per il primo i laburisti avrebbero conquistato 5 seggi contro i quattro del fronte euroscettico. Di questi, però, soltanto uno sarebbe andato al Pvv di Wilders. Gli altri sarebbero stati assegnati ai liberali di Rutte (4), alla sinistra verde (3) e al Partito socialista (1).

Secondo le proiezioni di GeenPeil, invece, i sovranisti non sarebbero riusciti a superare la soglia di sbarramento utile per entrare nell’Europarlamento. Il seggio attribuitogli da Ipsos, infatti, sarebbe andato ai laburisti che eleggerebbero così 6 parlamentari.

Exit poll Olanda: frenano i sovranisti, premiati i laburisti

Sul voto della Gran Bretagna, invece non è disponibile alcuna previsione. I sondaggi delle ultime settimane, tuttavia, riportavano un quadro piuttosto chiaro del peso dei diversi schieramenti.

Favorito è il neonato partito di Nigel Farage, il Brexit party, che potrebbe superare il 30%, mentre secondo potrebbe classificarsi il partito laburista. Chi, invece, dovrebbe veder crollare il suo consenso è il partito della premier dimissionaria Theresa May. Secondo le stime circolate prima del voto, i conservatori potrebbero subire una solenne bocciatura alle urne chiudendo sotto il 10%.

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