Baku Stadium: finale Europa League, ecco dove si trova e posti

Pubblicato il 29 Maggio 2019 alle 14:10 Autore: Daniele Sforza

Mercoledì 29 maggio 2019 si disputerà la finale di Europa League all’interno del Baku Stadium. Ecco dove si trova, i posti e le controversie in sintesi.

Baku Stadium finale Europa League
Baku Stadium: finale Europa League, ecco dove si trova e posti

La finale di Europa League si disputerà mercoledì 29 maggio 2019 alle ore 21 al Baku Stadium, o meglio, all’Olympic Stadium di Baku, che si trova in Azerbaijan. Uno stadio che però non sembra piacere molti, una città che, selezionata nel lontano 20 settembre 2017, sta scatenando una serie di controversie e polemiche. Andiamo dunque a scoprire dove si trova esattamente il Baku Stadium, quanti posti disponibili presenta e le polemiche che gli ruotano attorno nelle ultime settimane.

Baku Stadium: dove si trova l’Olympic Stadium

L’Olympic Stadium dove Arsenal e Chelsea si contenderanno l’Europea League 2019 si trova a Baku, capitale dell’Azerbaijan. L’indirizzo esatto è Heydar Aliyev 323, poco distante dal centro cittadino, a 17 minuti di auto dall’aeroporto della città e a 20 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Koroghlu.

Olympic Stadium di Baku: posti a disposizione e altre informazioni utili

L’Olympic Stadium di Baku offre una capienza di 69.870 posti. La sua “elezione” a stadio della finale di Europa League 2019 è stata scelta in base al rafforzamento dei rapporti di cooperazione tra Ue e Azerbaijan, che hanno influito notevolmente anche in materia di sport. Proprio allo stadio di Baku, infatti, si terranno anche alcune partite del campionato europeo 2020, ovvero 3 match della fase a gironi e 1 quarto di finale.

Lo Stadio Olimpico di Baku è stato inaugurato nel 2015, 4 anni dopo l’inizio dei lavori, avvenuto il 6 giugno 2011.

Stadio Olimpico di Baku: polemiche e controversie

Una delle controversie più importanti a livello calcistico che ruotano attorno alla finale di Baku riguarda senza dubbio l’impossibilità da parte dell’Arsenal di far giocare il proprio trequartista Henrix Mkhitaryan, “colpevole” di avere nazionalità armena (viste le tensioni tra Armenia e Azerbaijan).

Sempre l’Arsenal ha poi denunciato la scarsità di biglietti messi a disposizione per i tifosi di entrambi i club. “Siamo stati informati dall’UEFA che entrambi i club riceveranno uno stanziamento di soli 6.000 biglieti ciascuno per la partita”. 12 mila biglietti per i tifosi delle due squadre finaliste su un totale di quasi 70 mila a disposizione è effettivamente poco. Tant’è che alla fine, anche a causa dell’enorme distanza tra Londra e Baku, parte dei biglietti sono stati anche restituiti. Per l’UEFA, comunque, ci sarà il sold out. Notizia che potrà essere ufficializzata o smentita solo stasera.

A proposito di distanza, questo è un ulteriore elemento chiave che ha scatenato non poche polemiche. Per l’allenatore del Liverpool Jurgen Klopp disputare una finale di Europa League dall’altra parte del mondo è una “decisione assurda”. Per il segretario dell’AFFA Elkhan Mammadov, invece, “il calcio è in espansione ed è fenomeno globalizzato” e per questo non dovrebbe essere limitato geograficamente. Fatto sta che resta sempre più difficile per i tifosi seguire la propria squadra in finale, sia che si disputino in Cina, sia che si tengano in Azerbaijan. Un po’ per i costi, ma anche per i problemi di logistica dovuti dalla distanza. “Esiste un volo diretto o normale per l’Azerbaijan?” domandava Klopp. Domanda sensata e che pone ulteriori spunti di riflessione sul binomio incompatibile marketing-tifo, ma delle risposte concrete, almeno dai vertici istituzionali, tardano ad arrivare.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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