Concorso Ministero Beni Culturali 2019: bando in uscita a luglio. I requisiti

Pubblicato il 7 Giugno 2019 alle 11:14 Autore: Daniele Sforza

Il bando di concorso 2019 del Ministero Beni Culturali è ormai prossimo alla pubblicazione. Ecco quello che già si sa a riguardo e quando uscirà il bando.

Concorso Ministero Beni Culturali 2019
Concorso Ministero Beni Culturali 2019: bando in uscita a luglio. I requisiti

È in atto un importante piano di reclutamento risorse da parte del Ministero Beni Culturali e si inizierà con un bando di concorso che sarà indetto nell’estate del 2019. È infatti prevista per il mese prossimo (luglio 2019) la pubblicazione del bando, in cui saranno riportate tutte le informazioni per presentare la domanda, previo possesso dei requisiti, e le prove da sostenere. Si comincerà pertanto a luglio, per il reclutamento di 2.052 nuove figure tra il 2019 e il 2020, ma il decreto Concretezza ha previste ulteriori 3.600 nuove entrate per il futuro.

Ministero Beni Culturali: concorsi per compensare le uscite per pensionamento

Certamente, quello a venire, sarà un triennio molto interessante sotto l’aspetto dei concorsi. Ne ha parlato anche il sottosegretario ai Beni Culturali Giancarlo Vacca. Che ha citato come motivazioni principali dellle nuove assunzioni le uscite anticipate dei dipendenti ministeriali tramite Quota 100 e Opzione Donna. Il sottosegretario ha anche parlato della questione anagrafica, visto che tra gli scopi di questi concorsi spicca anche il ringiovanimento del personale. Pertanto, nel triennio 2018-2020 “è verosimile ipotizzare che un ampio contingente di circa 6.000 unità di personale potrà raggiungere i requisiti anagrafici e contributivi necessari per il pensionamento”. Le uscite dovranno quindi essere compensate da entrate complementari, e le nuove risorse ricercate dal Ministero entreranno tramite Concorsi, ma anche tramite lo scorrimento delle graduatorie vigenti.

Ministero Beni Culturali, nuovi bandi di concorsi in arrivo nel biennio 2019-2020

Per il 2019 sono previste procedure concorsuali finalizzate al reclutamento di 1.302 nuove risorse in totale. I concorsi, infatti, saranno due. Il primo prevede l’assunzione di 1.052 soggetti in ruoli non dirigenziali (Area Funzionale II), con mansioni di accoglienza e vigilanza. Tali risorse, come riporta LeggiOggi, saranno così pianificate.

  • 500 nuove risorse tramite procedure già autorizzate con DPCM 10/2017.
  • 152 tramite lo scorrimento delle graduatorie vigenti.
  • 400 autorizzate con il Decreto Mef.

Il secondo concorso riguarderà la ricerca di 250 nuove risorse da collocare nel settore funzionario-amministrativo, con mansioni dirigenziali (Area Funzionale III).

Arrivati a metà 2019, tuttavia, è già tempo di pensare al 2020. E proprio l’anno prossimo è previsto un nuovo concorso finalizzato all’assunzione di 750 nuove persone, suddivise tra personale non dirigenziale area funzionale II (500) e altre figure (250) sempre non dirigenziali area funzionale III “con profili di professionalità specifica Mibac”.

3.600 nuove entrate con il Decreto Concretezza

Come anticipato il cosiddetto Decreto Concretezza prevede un nuovo piano di assunzioni (3.600 nuove figure) per il triennio. Infatti, tramite il suddetto Decreto, “sarà possibile per le Amministrazioni dello Stato, a partire dal 2019, procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondete a una spesa pari a un range ipotizzato tra l’80% e il 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato l’anno precedente”. Saranno attivate quindi nuove procedure concorsuali, che riportano stime di 3.600 nuove unità assunte nel triennio 2019-2021. “Manteniamo l’impegno preso”, ha concluso Vacca, “rispondendo alla duplice esigenza di colmare i gravi vuoti di organico ereditati dal passato e integrare il personale in vista delle prossime uscite per pensionamento”.

Ministero Beni Culturali: quando usciranno i bandi di concorso

Come scritto in precedenza, i primi bandi di concorso usciranno a luglio 2019. Solo in quel momento si saprà meglio definire lo svolgimento della procedura concorsuale, i requisiti richiesti e le prove da sostenere. Considerando che, qualora la domanda risulti elevata, si dovrà sostenere prima delle prove effettive, un test preselettivo per smaltire i candidati in eccesso.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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