Pensioni ultima ora: deficit assegni, rischio per l’economia dopo il 2050

Pubblicato il 13 Giugno 2019 alle 18:26 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora, secondo uno studio internazionale in 8 Paesi si crea un deficit pensionistico incolmabile per l’economia globale.

Pensioni ultima ora: deficit assegni, rischio per l’economia dopo il 2050

Pensioni ultima ora: lo studio internazionale che parla di un rischio valido per i cittadini britannici e di altre importanti realtà internazionali incrocia il tema dell’economia con la materia previdenziale.

Il World Economic Forum ha lanciato l’allarme: analizzando le tendenze mondiali c’è il rischio che i cittadini sopravvivano alla durata della loro pensione.

Pensioni ultima ora, analisi in 8 Paesi: deficit pensionistico

L’organizzazione che promuove l’importante forum di Davos ha prodotto lo studio di cui parla il quotidiano torinese La Stampa per cui – secondo appunto la fondazione svizzera – il sistema previdenziale globale sarebbe addirittura una sorta di “bomba ad orologeria”. Al netto delle singole questioni nazionali, come quelle che riguardano in questa fase storica l’Italia.

Nello studio vengono prese in esame le realtà di 8 Paesi di importanti economie (comprese Gran Bretagna e Giappone) e si stima che che il deficit pensionistico in otto economie chiave a livello mondiale potrebbe diventare entro il 2050 “cinque volte più grande di tutta l’economia globale”.

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Il dato anagrafico e l’approccio economico

Da cosa è dovuto e quale può essere la soluzione? È dovuto certamente da un dato anagrafico. Ovvero dal fatto indubbio secondo cui “le persone vivono più a lungo”. Per cui il suggerimento è il seguente: “devono assicurarsi di avere abbastanza fondi pensionistici”.

Come fare dunque? Secondo il suggerimento che arriva dalla Fondazione ciò “richiede di investire con una mentalità a lungo termine, e di farlo prima possibile per aumentare i risparmi totali nel futuro”.

L’analisi del responsabile dell’Institutional Investors Industry del Wef Han Yik conduce ad una conclusione che prevede un cambio di approccio economico e legato al risparmio. Cioè si dovrebbero, secondo lo studio, aumentare gli investimenti più rischiosi, e diversificare gli stessi per mantenere comunque una certa sicurezza.

Ecco le parole del’esperto: “molti risparmiatori giovani e di mezza età dovrebbero cambiare la loro prospettiva di rischio, capendo che sopravvivere ai loro risparmi è un rischio molto più grande per loro rispetto al rischio di un investimento a breve termine”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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