Sarri ufficiale alla Juventus. La fine di una telenovela

Pubblicato il 16 Giugno 2019 alle 16:40 Autore: Lorenzo Annis

Sarri ufficiale alla Juventus. La fine di una telenovela. Alla fine il tanto atteso annuncio è arrivato. In un pomeriggio domenicale…

Sarri ufficiale alla Juventus. La fine di una telenovela
Sarri ufficiale alla Juventus. La fine di una telenovela

Alla fine il tanto atteso annuncio è arrivato. In un pomeriggio domenicale di metà giugno, quando meno te l’aspetti: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus.

Questo triplice fischio sancisce la fine di una telenovela cominciata un mese fa, a campionato non ancora terminato. Una spy story per certi versi, che ha accostato alla panchina bianconera un po’ tutti – forse qualcuno di noi compreso – ma che alla fine ha visto insediarsi a Vinovo il candidato principale.

Dopo un anno di emigrazione in Inghilterra, Sarri torna in Italia annoverando nel curriculum un’esperienza ma, soprattutto, un titolo in più. Cambio drastico quello della Vecchia Signora, che si affida dunque ad un rivoluzionario se così vogliamo definirlo, un profilo che rispecchia i valori calcistici contrari rispetto ai due suoi due vincenti predecessori.

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Sarri divide tutti, ma poco importa

I tifosi si dividono: da un lato chi non perdona alcuni atteggiamenti avuti in passato dall’allenatore toscano, avuti durante la sua ottima esperienza al Napoli. Dall’altra chi chiude un occhio e spera di continuare ed ampliare un ciclo vincente senza precedenti, quantomeno tra i confini nazionali. È una scelta comunque che, vada come vada, non metterà mai d’accordo chiunque, gobbi e non. Ma questo non ci riguarda più di tanto.

Da adesso il suo arrivo si rifletterà per forza sul mercato, in entrata come in uscita. La Juve sa che deve rafforzarsi a prescindere da tutto e tutti e con l’ufficializzazione di Sarri avrà le idee ancor più chiare e qualche settimana di tempo per organizzare tattiche ed armamenti.

Finisce il sogno Guardiola

Ciò che ha maggiormente caratterizzato questo mese di telenovela è la questione Guardiola. Tra tam tam mediatici, voci di corridoio e date fissate, alcuni tifosi sognavano il top player di livello internazionale anche in panchina.

La verità è che Pep sarà pure stato sondato, chiamato e corteggiato dalla dirigenza bianconera, ma era davvero improbabile avere un margine di manovra per chiudere l’operazione quest’anno. D’altronde lo spagnolo è reduce da un’annata d’oro in quel di Manchester e, considerato anche questo, nessuno (o quasi) si è posto una semplice domanda: perché avrebbe dovuto lasciare il City adesso?

Il fattore economico è improbabile sia un problema per gli sceicchi, così come regalargli un sostanzioso budget per continuare a costruire il suo progetto. Sarebbe stato dunque un’impresa titanica per chiunque strappare Guardiola al City, soprattutto dopo le numerose smentite ufficiali arrivate.

Ora anche questo fa parte del passato e alla Juve interessano solo presente e futuro. Ieri sembrava complicarsi tutto, oggi è arrivata l’ufficialità. I tifosi possono stare tranquilli e partire per le ferie senza aver più il pensiero fisso e per certi versi logorante dell’allenatore. Con Sarri che prepara la sua rivincita italiana.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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