Corpus Domini 2019: data, cos’è e perché si festeggia. Il significato

Pubblicato il 21 Giugno 2019 alle 13:46 Autore: Guglielmo Sano

Corpus Domini: importante festa “mobile” che si celebra il giovedì o la domenica successiva alla Santissima Trinità . Quest’anno cade domenica 23 giugno

Corpus Domini 2019: data, cos’è e perché si festeggia. Il significato
Corpus Domini 2019: data, cos’è e perché si festeggia. Il significato

Quella del Corpus Domini è una festa “mobile”: in molti paesi si celebra il giovedì successivo alla Santissima Trinità e in altri, tra cui l’Italia, la domenica successiva. Quest’anno, infatti, cade domenica 23 giugno.

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Corpus Domini: le origini della solennità

L’introduzione del Corpus Domini tra le festività cristiane si deve in origine a Suor Giuliana di Cornillon; monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo, ebbe una visione: vide una luna piena che presentava però una macchia scura. Questo evento venne interpretato come un segno della mancanza di una celebrazione importante. Poi durante un’altra visione, in cui le apparve Cristo stesso, capì che la Chiesa avrebbe dovuto adoperarsi per l’istituzione di una festa per celebrare il Santissimo sacramento dell’Eucaristia. La solennità del Corpus Domini cominciò a essere celebrata nella diocesi di Liegi già nel 1247.

Venne dunque estesa a tutta la Chiesa, con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264, da Papa Urbano IV. A dare la spinta decisiva in questa direzione un evento avvenuto l’anno precedente noto come Miracolo eucaristico di Bolsena. Nell’estate del 1263, infatti, un sacerdote boemo in pellegrinaggio sulla via Cassia stava celebrando messa quando al momento dell’Eucarestia venne preso dal dubbio sulla reale presenza del corpo e del sangue di Cristo nell’ostia. A quel puntò cominciarono a sgorgare proprio dall’ostia alcune gocce di sangue. Le lastre di marmo che queste ultime bagnarono sono ancora oggi conservate nel duomo di Orvieto.

Come viene celebrata

In generale, nella celebrazione del Corpus Domini si porta in processione un’ostia consacrata racchiusa in un ostensorio posto sotto un baldacchino. Nella città di Orvieto e Bolsena, invece, si portano in processione proprio le reliquie del miracolo risalente al 1263. A Roma, la celebrazione è presieduta dal Papa e inizia con la messa sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano per proseguire poi con una processione fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Fino al 2017 si è svolta di giovedì sera, Papa Francesco l’ha spostata alla domenica sera. Molte diocesi italiane propongono la celebrazione il giovedì e non la domenica che viene riservata al rito tradizionale.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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