Legge 104: agevolazioni prestito e requisiti per richiedere i soldi

Pubblicato il 25 Giugno 2019 alle 12:43 Autore: Guglielmo Sano

I titolari dei benefici della Legge 104 possono richiedere un prestito a condizioni agevolate? Come per qualsiasi altro cliente, i requisiti sono stringenti

Legge 104: agevolazioni prestito e requisiti per richiedere i soldi
Legge 104: agevolazioni prestito e requisiti per richiedere i soldi

I titolari dei benefici della Legge 104 possono richiedere un prestito a condizioni agevolate? Come per qualsiasi altro cliente, anche per loro le banche impongono dei requisiti stringenti, forse anche più stringenti a dire il vero.

Legge 104: l’invalidità non è discriminante per richiesta prestito

In generale, si può dire che gli istituti di credito non ritengono la condizione di invalidità una discriminante a fronte di una richiesta di prestito. Come per qualsiasi altro cliente, infatti, al momento di una richiesta di prestito la banca valuta le capacità economiche del titolare di 104.

Innanzitutto, l’istituto verificherà se il richiedente è stato in grado di restituire senza ritardi prestiti precedenti qualora ne abbia fatto richiesta, poi bisognerà considerare se a fronte del pagamento della rata del prestito ipotizzato il richiedente abbia comunque la possibilità di mantenere un tenore di vita dignitoso.

Dunque, considerando queste condizioni che valgono per tutti, si può dire che – da sottolineare come per disposizione Inps la pensione di invalidità non è un reddito cedibile a parte che in alcuni casi – è la cessione del quinto lo strumento più adatto per chi percepisce una pensione di invalidità: grazie a esso si potrà rimborsare il prestito con prelievi diretti dal trattamento pensionistico ma che non superino il 20%, appunto un quinto, del suo importo complessivo.

Legge 104: valutazione della patologia e del rischio di decesso

Ecco allora che per ottenere un prestito, a maggior ragione tramite cessione del quinto, verrà richiesta al titolare di 104 la stessa documentazione che viene richiesta a un qualunque altro cliente. Tuttavia, oltre alla possibilità che la pensione di invalidità risulti troppo esigua a fronte della somma richiesta, è possibile che in sede di valutazione delle certificazioni mediche la banca ritenga il rischio di decesso troppo alto oppure la titolarità della pensione di invalidità troppo insicura, in altri termini è alta la possibilità che possa essere sospesa o ritirata.

Una valida alternativa potrebbe consistere nel rivolgersi all’Andi: iscrivendosi all’Associazione Nazionale Disabili (25 euro all’anno) si può accedere a dei prestiti a tasso agevolato per finanziare, in particolare, le esigenze del disabile o della sua famiglia.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →