Classifica università italiane 2019: le migliori e peggiori del Censis

Pubblicato il 8 Luglio 2019 alle 14:42 Autore: Guglielmo Sano

Classifica Università Italiane Censis: in testa si trova ancora una volta l’Ateneo di Bologna, al secondo posto quello di Padova, seguono Firenze e Roma.

Classifica università italiane 2019: le migliori e peggiori del Censis
Classifica università italiane 2019: le migliori e peggiori del Censis

La classifica delle migliori università italiane del Censis si aggiorna all’anno 2019-20: in testa si trova ancora una volta l’ateneo di Bologna, si conferma al secondo posto quella di Padova, seguono Firenze e Roma.

Classifica università italiane: come viene realizzata?

L’analisi del sistema universitario italiano elaborata dal Censis. E prende in considerazione diversi parametri: servizi erogati, borse di studio e altri interventi a favore degli studenti, strutture disponibili, comunicazione e servizi digitali, livello di internazionalizzazione.

In base a ciascuno dei parametri vengono stilati complessivamente 63 elenchi dall’osservatorio: questi poi contribuiscono al completamento della classifica generale. Le università successivamente vengono divise in 4 categorie a seconda del numero di iscritti: mega, grandi, medi, piccoli atenei. Uno studio a parte è condotto per Politecnici e atenei non statali  

Mega, grandi, medi, piccoli atenei

Dunque, in testa alla classifica dei mega atenei pubblici, cioè quelli con più di 40mila iscritti, come si diceva, spicca ancora una volta l’Università di Bologn. Seguono nell’ordine Padova, Firenze e La Sapienza di Roma. Dietro Torino che prende il quinto posto prima spettante a Pisa. In ultima posizione c’è la Federico II di Napoli, sopra di questa Catania, Bari e la Statale di Milano. Prima tra i grandi atenei, tra i 20mila e i 40mila iscritti, si trova Perugia, seconda sul podio l’Università della Calabria inseguita da Parma, Pavia e Modena/Reggio Emilia. Sesta l’Università di Salerno (Chieti e Pescara ultime).

Medi atenei: primo posto per l’Università di Trento che prende il posto di Siena che finisce così al secondo posto. Università di Trieste e Udine condividono la terza posizione (le ultime tre: L’Orientale di Napoli, l’Università Magna Graecia di Catanzaro, l’Università Parthenope sempre di Napoli).

Infine, si impone tra i piccoli atenei statali quello di Camerino seguito da Foggia e Cassino (penultima e ultima posizione occupate da Università del Sannio e del Molise).

Per quanto riguarda i Politecnici: primo posto per quello di Milano seguito da quello di Torino, dallo Iuav di Venezia, ultima posizione per il Politecnico di Bari. La classifica dei grandi atenei privati (più di 10mila iscritti) è capeggiata invece dalla Bocconi, Università Cattolica di Milano seconda. Tra gli atenei privati di medie dimensioni – da 5mila a 10mila iscritti – al primo posto arriva la Lumsa. Tra quelli piccoli (meno di 5mila iscritti) in testa c’è la Libera Università di Bolzano.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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