Pace fiscale 2: requisiti, importo e a chi potrebbe convenire. La guida

Pubblicato il 11 Luglio 2019 alle 13:52 Autore: Guglielmo Sano

Ad affermarlo il sottosegretario all’economia leghista Bitonci: allo studio dei tecnici dell’esecutivo una Pace Fiscale 2 dopo il successo della prima

Pace fiscale 2: requisiti, importo e a chi potrebbe convenire. La guida
Pace fiscale 2: requisiti, importo e a chi potrebbe convenire. La guida

Gli esperti economici della Lega capitanati dal sottosegretario al Mef Massimo Bitonci stanno studiando un nuovo “pacchetto fiscale” che potrebbe essere collegato alla prossima manovra via decreto.

Governo al lavoro per Pace fiscale 2

Proprio Bitonci, recentemente intervistato da Sky Tg24, ha sottolineato gli importanti risultati raggiunti dalla Pace Fiscale: 38 miliardi di cartelle lavorate, 21 miliardi di incassi previsti, un milione e 700mila contribuenti interessati ha snocciolato qualche cifra il sottosegretario all’Economia. Poi sempre Bitonci ha aggiunto un’importante novità: “proprio per questo lavoriamo alla Pace Fiscale 2”.

Per quello che si può capire al momento dalle indiscrezioni trapelate sulla stampa specializzata, la nuova sanatoria punterebbe al saldo – nella misura del 16%, del 20%, del 35% a seconda degli importi – non solo delle sanzioni ma anche del debito originariamente contratto. A tal proposito, Bitonci ha precisato che “abbiamo iniziato una serie di elaborazioni”, anche se “una tantum” potrebbero arrivare proprio dalla riproposizione dell’iniziativa le coperture per la prossima manovra.

Nuova sanatoria per finanziare la Flat Tax

Ci sarebbero diverse misure allo studio degli esperti economici del Carroccio. A tenere banco è, innanzitutto, la questione Flat Tax; qualche giorno fa lo stesso Bitonci parlava dell’ipotesi di una tassa piatta al 15% per i redditi individuali che dopo una fase di rodaggio sarebbe andata a fare il paio con una versione compatibile con il quoziente familiare che a sua volta dovrebbe essere a regime in massimo un triennio.

Come il leghista ha spiegato in un’altra intervista rilasciata al Messaggero: l’obiettivo è quello di ridurre il carico fiscale al ceto medio, riferendosi a quella fascia di contribuenti che “galleggia tra 15 e 50mila euro” che comprende circa 3 milioni di contribuenti tra i 35mila e i 50mila euro che paga un’aliquota media di 24,9%. “Un passo avanti potrebbe consistere nell’applicare un’aliquota ridotta del 15% sull’incremento di reddito maturato da un anno all’altro”: la cosiddetta flat tax sui redditi incrementali sarebbe da leggere anche in chiave emersione nella logica dell’esecutivo.

Sulla stessa linea, allo studio degli esperti economici leghisti, anche un provvedimento che andrebbe ad azzerare i costi per le piccole transazioni – sotto i 30 euro – con carte e bancomat.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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