Conto corrente: truffa finto vaglia postale online, come svuotano il saldo

Pubblicato il 13 Luglio 2019 alle 13:32 Autore: Guglielmo Sano

Truffa del “finto vaglia”: non è particolarmente articolata; nonostante si dimostri molto efficace con un po’ di prudenza il conto corrente resta al sicuro

Conto corrente: truffa finto vaglia postale online, come svuotano il saldo
Conto corrente: truffa finto vaglia postale online, come svuotano il saldo

La segnalazione di un vecchio quanto efficace raggiro questa volta proviene da Termoli, in Molise: la Polizia, dopo un’accurata indagine, ha messo le manette ai polsi di 4 truffatori che utilizzavano il metodo del “finto vaglia postale”. Come si apprende dalla stampa locale, decine le persone truffate nella zona in questi ultimi tempi.

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Conto corrente: un raggiro che si muove sul web

La truffa del “finto vaglia postale” non è particolarmente articolata; nonostante si dimostri molto efficace, purtroppo, grazie a un po’ di prudenza è possibile mettere il proprio conto corrente al riparo da qualsiasi pericolo. Innanzitutto, bisogna ricordare che il raggiro si muove sul web nel senso che chiunque venda un bene sulle numerose piattaforme di compravendita che esistono su internet rischia di essere contattato da un malintenzionato, soprattutto, se vende qualcosa di relativamente costoso come un’auto usata.

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Come funziona la truffa del “finto vaglia”?

Insomma, i truffati vengono contattati in relazione a un annuncio di vendita, che loro stessi hanno pubblicato, da quello che dall’altro capo del telefono appare come un semplice compratore. Quest’ultimo quindi propone – per assicurarsi l’oggetto – di effettuare un vaglia postale o bancario così che il venditore riceva subito i soldi. Dunque il venditore si reca presso uno sportello automatico, un qualunque bancomat in sostanza: il presunto compratore a questo punto gli chiede di inserire la propria carta di credito o Postepay e accedere alla sezione degli accrediti. Qui avviene la truffa: il truffatore chiede di inserire l’importo pattuito e poi un codice – il codice del vaglia – che servirà per farselo accreditare. In realtà, il malcapitato sta facendo un bonifico, non sta ricevendo un accredito, senza accorgersene.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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