Rimborso tasse aeroportuali 2019: importo, domanda e quando spetta

Pubblicato il 5 Agosto 2019 alle 09:29 Autore: Daniele Sforza

Rimborso tasse aeroportuali: quando e come si può ottenere, le modalità di quest’anno, l’importo massimo e le informazioni sulla domanda.

Rimborso tasse aeroportuali 2019: importo, domanda e quando spetta
Rimborso tasse aeroportuali 2019: importo, domanda e quando spetta

Come ottenere il rimborso delle tasse aeroportuali nel 2019? È meglio venire a conoscenza di queste informazioni utili, soprattutto ora che è periodo di vacanza e che l’aereo si prende più frequentemente. Infatti, il rimborso delle tasse aeroportuali si può ottenere solo in particolari condizioni, ma andiamo a vedere qual è l’importo massimo rimborsabile e qual è la procedura da seguire per avere indietro i soldi spesi.

Rimborso tasse aeroportuali 2019: importo massimo e come funziona

Innanzitutto specifichiamo che alcune delle tasse aeroportuali sono integralmente rimborsabili. L’importo massimo richiedibile per il rimborso, quindi, corrisponde alla cifra completa. Principalmente sono due i casi nei quali è possibile chiedere questo rimborso. Il primo caso riguarda l’annullamento del volo da parte della compagnia aerea. Il secondo caso – e questo spesso è meno noto – è quando il soggetto ha perso il volo o non è arrivato proprio in aeroporto. In quest’ultimo caso, dunque, il biglietto non sarà rimborsabile (a patto che non sia stata stipulata un’assicurazione), ma le tasse aeroportuali sì. Il caso in cui non si ottiene il rimborso, invece, riguarda il ritardo dell’aereo (con il viaggiatore a bordo, ovviamente).

Tasse aeroportuali: quali sono quelle rimborsabili

Invero, non tutte le tasse aeroportuali sono rimborsabili, ma quelle che lo sono, lo sono al 100%. Andiamo a vedere quali sono e a cosa corrispondono le tasse aeroportuali, elencandone le principali sigle.

  • IT: servizi di aeroporto (check-in, ad esempio);
  • EX: controlli stiva effettuati dal personale;
  • YQ: riguarda gli aumenti del carburante che la compagnia aerea deve sostenere;
  • HB: si tratta di un’imposta addizionale che è indirizzata al Comune, al Ministero dell’Interno, al Ministero delle Politiche Sociali e al Ministero della Salute;
  • YR: si tratta di una percentuale per gli operatori, come ad esempio gli eventuali intermediari utilizzati per l’acquisto del biglietto;
  • FN: Iva sui diritti aeroportuali;
  • VT: tassa per eventuali controlli di sicurezza da parte della compagnia aerea;
  • XT: altre tipologie di tasse.

Le tasse aeroportuali che sono rimborsabili al 100% sono le seguenti: IT, EX, HB, FN e VT. Purtroppo, a incidere di più sul costo del biglietto sono YQ e YR, ovvero quelle imposte non rimborsabili.

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Rimborso tasse aeroportuali: entro quando fare domanda e come, la procedura

Ricordando che anche sui biglietti non rimborsabili i contribuenti hanno diritto al rimborso delle tasse aeroportuali, è bene sapere che per ottenere il rimborso è meglio fare richiesta subito, ovvero entro 30 giorni dalla perdita del volo. Per sapere come fare, occorre consultare la normativa ENAC, dove per l’appunto è illustrata la procedura completa per fare domanda di rimborso. In ogni caso, molte compagnie aeree, sui propri siti, hanno già un modulo pronto che sarà necessario semplicemente compilare con i dati richiesti.

In ogni caso i dati da inserire riguardano il principale motivo del rimborso, la data impressa sul biglietto (certificata anche da una copia dello stesso), i propri dati personali, le modalità di rimborso (conto corrente o buono?). Il rimborso dovrebbe avvenire entro 30 giorni lavorativi, ma qualora non dovesse avvenire, il soggetto sarà tenuto a presentare via raccomandata o PEC un modulo di reclamo inserendo tutti i dati e annunciando azioni legali se entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione non dovesse arrivare il rimborso. Alla lettera bisognerà allegare copia del biglietto aereo e del documento d’identità.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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