Reddito di cittadinanza e Flat Tax: crisi di governo, come possono cambiare?

Pubblicato il 9 Agosto 2019 alle 18:18 Autore: Giuseppe Spadaro

Reddito di cittadinanza e Flat Tax: quali saranno le conseguenze in ordine alle due misure alla luce della rottura tra Lega e M5S? Le risposte

Reddito di cittadinanza e Flat Tax: crisi di governo, come possono cambiare?
Reddito di cittadinanza e Flat Tax: crisi di governo, come possono cambiare?

Il reddito di cittadinanza è una misura approvata dal Governo Conte e su cui ha molto investito politicamente il MoVimento 5 Stelle. Ci saranno conseguenze alla luce della crisi di governo provocata dal voto sulla Tav che ha decretato la rottura tra M5S e Lega? La risposta è no.

Reddito di cittadinanza, intervento di Giuseppe Brescia del M5S

La misura di contrasto alla povertà è legge dello Stato. Per cui è una misura che sarà valida anche in futuro. A meno che i prossimi governi non decidano di eliminarla o non si scelga di percorrere la strada del referendum abrogativo.

Nelle ultime ore il deputato dei 5 Stelle Giuseppe Brescia ha scritto un commento sui social proprio per rassicurare tutti sul punto. “Nessuno potrà cancellare le 900mila domande di #redditodicittadinanza e #pensionedicittadinanza accolte in questi mesi. Questa è la cartina della nostra #Italia, dietro ogni numero trovate speranza e voglia di dignità – ha scritto Brescia proponendo il link per la consultazione. “Grazie – ha concluso il pentastellato – a Giuseppe Conte e Luigi Di Maio!”.

Futuro fiscale e flat tax

Il discorso è ben diverso, rispetto al Reddito di cittadinanza, a proposito della flat tax ed è molto più legato ai prossimi passaggi politici. Il segretario della Lega da mesi parla della flat tax come di un obiettivo che si sarebbe dovuto concretizzare con la prossima manovra economica. Adesso tutto dipenderà dai prossimi passaggi in Parlamento. Chi scriverà la prossima manovra? Ci sarà spazio per l’inserimento della flat tax così come l’hanno immaginata Salvini e Siri? Tutte domande a cui è di fatto impossibile rispondere. Certamente è possibile ipotizzare che la resistenza dichiarata anche pubblicamente da esponenti dei 5 Stelle come Di Maio verso l’introduzione della flat tax può aver accelerato la riflessione di Salvini di rompere gli indugi e chiedere il ritorno alle urne. Non a caso il ministro dell’Interno ha dichiarato di avere intenzione di procedere “senza palle al piede” tramite la formazione di un esecutivo – in caso di vittoria alle elezioni – più omogeneo in grado di approvare i provvedimenti che fanno parte del programma della Lega ed eventualmente dell’alleanza con cui si presenterà alla elezioni. E tra questi non potrà mancare la flat tax. Nel frattempo c’è però da scongiurare l’aumento dell’Iva.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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