Giuseppe Civati a TP: “Sembra il Basso Impero, Stiamo perdendo tempo, senza rendercene conto”. L’Intervista

Pubblicato il 29 Maggio 2009 alle 16:58 Autore: Redazione

8)      L’Italia sembra sempre di più divisa in due blocchi contrapposti, incomunicanti oserei dire: chi appoggia Berlusconi e chi invece lo attacca. Dove ha fallito la politica in seno alla questione della legge elettorale maggioritaria, ha vinto la figura egemone di una persona. E’ quindi sufficiente per una nazione politicamente molto fragile come la nostra, avere una figura così carismatica, comunque la si pensi, come Berlusconi per tendere al bipartitismo (usando un neologismo di nuovo conio, lo chiamerei un biculturalismo)? Lei è favorevole o contrario al bipartitismo?

Sono favorevole, anche se vorrei un bipolarismo maturo, meno raffazzonato, più semplice da interpretare e da vivere, anche da parte degli elettori. E, devo segnalare, che un bipolarismo perfetto non l’abbiamo ancora conosciuto, perché la Lega, soprattutto al Nord, ovviamente, ha funzione di terzo polo in soccorso, che non aiuta certo a chiarire le posizioni e le prospettive. Il resto è colpa o merito di Berlusconi, che in questi anni è stato un elemento e una causa di involuzione politica e culturale anche per isuoi avverari, ahinoi.

9)      Questione Grillo: il famoso comico genovese è diventato negli ultimi anni un profondo catalizzatore di un crescente disinteresse e disaffezione alla vita partitica in senso stretto, promuovendo liste civiche, con tanto di bollino, nelle elezioni comunali. Da iscritto e militante al Partito Democratico, quale la sua posizione su quello che possiamo definire il “fenomeno Grillo” e tutto ciò che ruota attorno?

Penso che a Grillo avremmo dovuto rispondere, senza sentirci offesi. L’anti-politica va curata con la politica buona, senza reticenze, capace di rispondere a qualsiasi domanda, anche a quelle più maliziose o interessate. A me Grillo non piace, ma le domande che pone sono legittime e un grande partito che vuole cambiare il Paese dovrebbe avere rispetto di un sentimento così diffuso e radicato. Anche per dire di non essere d’accordo, ma soprattutto per proporre soluzioni che includano. La lesa maestà non esiste in politica, soprattutto per un partito che vuole e deve essere coraggioso.

10)  Ultima domanda: Lei è iscritto all’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Dopo la recente apertura di Berlusconi a partecipare alla Festa della Liberazione in Abruzzo, dopo le prese di posizioni di Alemanno e Fini nei confronti del Fascismo e le leggi razziali, pensa che la destra italiana di Governo, da Fiuggi in poi, stia lentamente allineandosi con la destra conservatrice/liberale europea, oppure il tutto è soltanto mosso da questioni di propaganda (mi riferisco per esempio all’ambiga presa di posizione da parte del Governo nei confronti della riabilitazione della RSI)?

Ricordo solo che l’anno scorso Berlusconi ha trascorso il 25 aprile con Ciarrapico. E ho detto tutto.

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