Guidare in gravidanza: fino a quando è possibile, consigli e multa

Pubblicato il 19 Agosto 2019 alle 18:35 Autore: Claudio Garau

Guidare in gravidanza: chiariamo se la legge pone limiti di tempo, quando possono scattare multe e qualche consiglio utile per le guidatrici incinte

Guidare in gravidanza fino a quando è possibile, consigli e multa
Guidare in gravidanza: fino a quando è possibile, consigli e multa

Guidare in gravidanza è, evidentemente, una questione concreta e delicata per tutte le donne che si apprestano, nel giro di breve tempo, a partorire. Vediamo allora che indicazioni si possono trarre dalla legge vigente, al fine di capire fino a quando è possibile guidare in gravidanza, quali consigli sono opportuni e se c’è possibilità di multa stradale.

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Guidare in gravidanza: la posizione della legge in proposito

La domanda fondamentale è anzitutto quella legata alla possibilità o meno di guidare in gravidanza. La risposta che la legge dà è positiva, ma rispettando alcune specifiche prescrizioni. In altre parole, le donne in tale stato non hanno la stessa libertà di un comune automobilista e, nel caso infatti il proprio medico vieti alla donna sua paziente di guidare in gravidanza, ad esempio perché si tratta di gravidanza difficile, una eventuale scelta di guidare comunque – laddove essa provochi un incidente stradale – potrebbe essere fonte di responsabilità per l’incidente avvenuto. Pensiamo al caso in cui tale paziente abbia un improvviso dolore o una perdita di sensi che, nei fatti, provochi uno scontro con altro mezzo a motore.

Un altro aspetto di cui tener conto è la guida con cinture di sicurezza. Per le donne in stato di gravidanza valgono le stesse regole (e le stesse multe, anche fino a 323 euro) previste per la generalità degli automobilisti (quindi l’obbligo di guidare sempre con le cinture allacciate), salvo una deroga all’utilizzo, per volontà del medico ginecologo. Infatti laddove egli attesti, con apposita certificazione medica, che l’utilizzo di cinture di sicurezza potrebbe comportare rischi all’avanzamento della gravidanza stessa, la donna può scegliere di non metterle. Ciò è prescritto dall’art. 172 del Codice della Strada, relativo all’utilizzo delle cinture di sicurezza.

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Fino a quando è possibile guidare ed alcuni consigli utili

Molte donne si chiederanno se la legge pone limiti di tempo alla guida in stato di gravidanza. Potrà stupire non poche persone, ma le norme in proposito non sanciscono alcunché. Ciò significa che una donna incinta, teoricamente, potrebbe guidare in gravidanza fino a poco prima del parto. Non avere limiti di tempo, non significa però anche guidare senza raziocinio e buon senso. Ogni donna dovrà quindi valutare con attenzione se e quando mettersi alla guida, specialmente se in fase avanzata di gravidanza.

In conclusione, appare opportuno ricordare qualche consiglio utile, per le donne incinte che vogliano mettersi alla guida. Anzitutto, è opportuno fare soste frequenti durante il percorso, al fine di riposare; per evitare manovre brusche e sobbalzi pericolosi, è consigliabile inoltre mantenere una distanza di sicurezza maggiore rispetto a quella ordinaria, dal mezzo che sta davanti; meglio regolare la posizione del sedile all’avanzare dei mesi di gravidanza, al fine di mantenere lo schienale il più retto possibile e sedersi in modo corretto e senza rischi, aumentando così lo spazio tra volante e sedile, onde evitare possibili lesioni in caso di incidente.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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