Pensioni ultime notizie: Quota 100, Cazzola attacca Durigon e la Lega

Pubblicato il 29 Agosto 2019 alle 08:31 Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: ecco le riflessioni di Giuliano Cazzola su Quota 100 e alcune sue considerazioni su delle recenti esternazioni di Durigon.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, Cazzola attacca Durigon e la Lega

Sul tema pensioni ultime notizie riguardano i punzecchiamenti alle misure attuate dal governo Lega-M5S, tra cui Quota 100. Sulle pagine di StartMag Giuliano Cazzola attacca il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon. Con la crisi di governo esplosa e un nuovo esecutivo pronto ad avviare nuove attività, è guerra tra Movimento 5 Stelle e Lega, con gli esponenti del Carroccio che vanno contro le misure adottate dai pentastellati (è il caso di Garavaglia che ha parlato in termini non proprio lusinghieri del reddito di cittadinanza), difendendo strenuamente le proprie, in primis Quota 100. E proprio il sottosegretario Durigon è intervenuto recentemente attaccando chi a sua volta attacca la nuova modalità di pensionamento anticipato e fornendo alcuni numeri sulle opportunità occupazionali che la misura ha creato.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, cos’ha detto Durigon

Quota 100 non è stata per la Lega una misura riservata solo ai pensionati che volevano uscire con 62 anni di età e 38 anni di contributi, ma anche una possibilità di creare lavoro tramite il turnover generazionale. Ma su quest’ultimo punto i dati e le dichiarazioni discordano. Durigon ha difeso proprio questa voce, prendendo a esame alcuni recenti dati. “Da aprile a giugno 2019 l’occupazione ha registrato una crescita consistente rispetto ai 3 mesi precedenti (+0,5%, pari a +124 mila unità)”. Inoltre, sempre considerando il mese di giugno, “il tasso di disoccupazione è sceso finalmente a 9,7%”. Per Durigon questi numeri sono stati resi possibili solamente grazie a Quota 100. “Chi oggi afferma il contrario non è onesto intellettualmente con gli italiani”. Per il sottosegretario in quota Lega è stato lo sblocco del mercato in uscita a consentire di “diminuire il tasso dei disoccupati, non solo nel suo totale, ma soprattutto nei giovani, passati al 28,1% con 45 mila unità che hanno finalmente cominciato a lavorare”. Insomma, per concludere, secondo il pensiero di Durigon gli ultimi dati Istat hanno dato ragione a Quota 100 e male fa chi vuole gettare fango utilizzando “dati del 2018”.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e Lega, il pensiero di Cazzola

L’articolo di Cazzola prosegue con un interrogativo: “Con chi se la prende Claudio Durigon?” La risposta è presto detta: probabilmente i suoi malumori derivano da alcuni studi recenti effettuati proprio su Quota 100, tra cui quello della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che ha rilevato come gli effetti della nuova pensione anticipata sul ricambio generazionale abbia determinato che “solo un giovane under 30 ogni 3 pensionati in Quota 100 entrerà stabilmente nel mondo del lavoro”. Da questo assunto l’emergenza si fa subito evidente. La percentuale di turnover ammonta al 37% e “l’operazione è in perdita, perché dove c’erano tre occupati ora ce n’è uno solo”. Riportando alcuni dati riferiti dall’Ufficio parlamentare di bilancio e risalenti allo scorso marzo, la Fondazione ha elaborato alcune stime sul turnover professionale. Segnalando così che “accederanno a Quota 100 circa 63 mila autonomi (20%), 94 mila dipendenti della pubblica amministrazione (30%) e 157 mila lavoratori del settore privato (50%)”.

Calcolando lo storico del turnover basato sulle uscite per pensionamento annue e gli ingressi stabili nel mondo del lavoro (indeterminato e apprendistato) di under 30, la Fondazione ha scoperto che, per quanto riguarda i lavoratori autonomi, a 62.800 in uscita subentreranno 12.560 in entrata, tra cui molti figli o parenti che rileveranno l’attività del pensionato. Nella Pubblica amministrazione ci saranno 9.420 nuovi assunti contro i 94.200 che andranno in pensione. Nel settore privato saranno 94.200 i nuovi assunti contro i 157 mila uscenti. Sostanzialmente “116.180 under 30 prenderanno i posti lasciati scoperti da 314 mila lavoratori”, con un tasso di sostituzione ammontante al 37%.

Dati su occupazione da rapportare alla demografia

Cazzola cita anche Claudio Negro, che in un report di Itinerari previdenziali e Fondazione Anna Kuliscioff ha affermato che i dati sulla disoccupazione e sull’occupazione (soprattutto giovanile) devono essere necessariamente raffrontati alla situazione demografica del Paese (che è in calo), anche sotto l’aspetto giovanile. “La lieve discesa (-0,1%) della disoccupazione totale risente dunque del combinato disposto del calo della popolazione e della granitica invarianza del tasso di inattività”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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