Pensioni ultime notizie: riscatto laurea, per che scopo è utile

Pubblicato il 30 Agosto 2019 alle 09:19 Autore: Daniele Sforza

Sul fronte pensioni ultime notizie riguardano il riscatto agevolato degli anni di laurea. Ecco per che cosa è utile e perché è così richiesto.

Pensioni ultime notizie: riscatto laurea, per che scopo è utile

Sul tema pensioni ultime notizie riguardano il riscatto degli anni di laurea. La norma legata al riscatto agevolato, introdotta nel DL 4/2019 sta avendo parecchio successo tra i lavoratori che vogliono andare in pensione. Infatti, stando a quanto riporta Il Messaggero, da marzo a luglio 2019 l’Inps ha ricevuto ben 32 mila richieste. Un numero piuttosto importante se si pensa che in tutto il 2018 il numero complessivo di richieste ammontava a 29 mila. C’è voglia di andare in pensione, insomma, soprattutto per i lavoratori del settore privato (27.348), mentre nel settore pubblico i richiedenti sono 5.149. Il maggior numero di richieste è avvenuto nel mese di maggio (8.060) ma il riscatto laurea serve solo a chi rientra nel contributivo puro.

Pensioni ultime notizie: riscatto laurea, boom di richieste

È quanto ha affermato il presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali Alberto Brambilla ad Adnkronos /Labitalia. “La norma che ha introdotto il riscatto agevolato è pensata solo e soltanto per coloro che andranno in pensione con il cosiddetto contributivo puro”, ovvero per tutti quelli che fino al 1° gennaio 1996 non avevano ancora versato alcun contributo. Stiamo parlando quindi di persone che oggi hanno massimo poco più di una quarantina d’anni, ma che difficilmente andranno in pensione con i requisiti richiesti. Infatti, per la pensione anticipata si devono avere almeno 64 anni di età e 2 mesi, più 20 anni di contributi e un assegno che sia almeno 2,8 volte il minimo (1.300 circa). In alternativa bisognerà aspettare i 67 anni di età, e in quel caso basterebbe un assegno che sia 1,5 volte il minimo (680 euro circa).

Pensioni ultime notizie: conviene più a chi è nel contributivo misto

Per i lavoratori del sistema contributivo puro andare in pensione rispettando quei requisiti sarà complicato. Molto più semplice per chi rientra nel contributivo misto, che potranno sfruttare la pensione anticipata a 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) senza calcolare l’età anagrafica. Per Brambilla questo non ha senso e occorrerebbe uniformare i due sistemi, “anche perché se uno si paga i contributi non c’è un problema di sostenibilità economica”.

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Riscatto laurea: i requisiti

Il riscatto laurea è regolamentato dall’articolo 20 del DL 4/2019. Riassumendo, la norma stabilisce che è possibile il riscatto fino a cinque anni di laurea, non per forza continuativi, che si convertono dunque in contributi per la pensione. Un anno costa poco più di 5.000 euro, più precisamente 5.239,74 euro. Per chi ha meno di 45 anni c’è anche il vantaggio di poter portare in detrazione il 50% del costo del riscatto. Naturalmente, per aver diritto al riscatto, bisognerà aver conseguito l’apposito diploma (o titolo equipollente), ed è necessario che i periodi per i quali si chiede il riscatto non siano coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto in tutti i regimi previdenziali. Ovviamente bisognerà anche aver versato almeno un contributo obbligatorio nell’ordinamento pensionistico nel quale è richiesto il riscatto stesso.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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