Pensioni ultima ora: Quota 100 Lega “non capiamo intenzioni di Conte”

Pubblicato il 30 Agosto 2019 alle 16:52 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora, la Lega sembra determinata a difendere Quota 100 di cui ha chiesto conto al presidente incaricato Conte durante le consultazioni.

Pensioni ultima ora: Quota 100 Lega “non capiamo intenzioni di Conte”

Pensioni ultima ora: la Lega dopo aver spinto affinché il Governo Conte approvasse Quota 100 continua a farne un punto centrale del dibattito pubblico. Dopo la rottura dell’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, dovrà essere il prossimo esecutivo a stabilire la linea sulle misure da confermare, da modificare o sulle nuove eventuali misure da introdurre.

Pensioni ultima ora, sul futuro di Quota 100

Le voci che si rincorrono in questi ultimi giorni parlano delle possibilità che un nuovo governo nato dall’intesa Movimento 5 Stelle e Pd possa decidere di intervenire su Quota 100. Ricordiamo che per Quota 100 si intende la possibilità per chi ha 62 anni di età e 38 anni di contributi versati di andare in pensione, in anticipo rispetto a quanto definito dalla cosiddetta riforma Fornero.

In più occasioni esponenti del Pd, negli scorsi mesi, hanno criticato l’impostazione della misura ritenendola poco equa dal punto di vista generazionale e dispendiosa in termini di risorse.

Pensioni ultima ora, le risorse recuperabili da Quota 100

Proprio quest’ultimo aspetto, ovvero il bilancio e la necessità di operare tagli per esempio per scongiurare l’aumento dell’Iva, secondo quanto ricostruito anche da autorevoli quotidiani nazionali, potrebbe rappresentare il presupposto su cui basare le modifiche a Quota 100.

A quanto pare sarebbero state avviate le discussioni preliminari, nei contatti tra M5S e Pd, per modificare le norme previdenziali introdotte col decreto n. 4/2019 che oltre a Quota 100 ha dato il via libera al reddito di cittadinanza

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Intervento della Lega

Pensioni ultima ora – È tornata a parlare di Quota 100 Lucia Borgonzoni, sottosegretario leghista al Ministero per i beni e le attività culturali, al termine del colloquio con il premier incaricato Giuseppe Conte.

“Speriamo non ci siano i voti in Aula per la formazione di questo governo (M5S-Pd). Ci spiace non aver avuto da Conte la certezza che i provvedimenti già approvati non verranno toccati. Non abbiamo capito le intenzioni del presidente, la sua linea su quota 100 o sull’autonomia. Ci ha detto che difenderà i provvedimenti gà approvati, ma anche che è pronto ad ascoltare quali siano le modifiche proposte dagli altri”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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