Sondaggi elettorali SWG, la Lega scende del 4,4%, il M5S cresce del 4,1%

Pubblicato il 2 Settembre 2019 alle 21:05 Autore: Gianni Balduzzi

Sondaggi elettorali Swg, la Lega cala di ben il 4,4 in 5 settimane, mentre il Movimento 5 Stelle aumenta del 4,1 e supera il PD

Sondaggi elettorali SWG, la Lega scende del 4,4%, il M5S cresce del 4,1%

L’appuntamento con i sondaggi elettorali di Swg per il Tg di La7 era doppiamente importante.

Da un lato veniva dopo 5 settimane di pausa estiva, dall’altro si trattava di una pausa molto diversa dalle altre. Poche volte agosto era stato così politicamente denso come quest’anno con la crisi di governo voluta dalla Lega e le trattative per la formazione di una coalizione tra PD e Movimento 5 Stelle.

E in effetti i dati mostrano cambiamenti importanti. Principalmente quelli riguardanti i due protagonisti della vecchia maggioranza, Lega e Movimento 5 Stelle.

Gli elettori mostrano di non avere gradito la mossa di Salvini e apparentemente puniscono il suo partito mandandolo al di sotto del livello raggiunto alle europee. Il Movimento 5 Stelle invece sale, recuperando quasi quanto la Lega perde. E supera un PD in appannamento, che arretra e si allontana ancora di più dal dato del 26 maggio.

Eppure a vedere un sondaggio della stessa Swg sono gli elettori democratici i più entusiasti di una possibile coalizione con i pentastellati, con un 69% di favorevoli, contro il 51% di sì di quelli del M5S

sondaggi elettorali

I democratici poi sono moderatamente a favore anche di Conte come premier. Solo il 7% ritiene l’incarico all’attuale presidente del Consiglio inaccettabile. Gran parte, il 58% considera la cosa non del tutto positiva ma accettabile e ben il 35% positiva

sondaggi elettorali

Ma vediamo i numeri dei sondaggi elettorali, raccolti su un campione di 1500 persone con metodo CATI-CAMI-CAWI.

Sondaggi elettorali SWG, il M5S supera il PD

La Lega è sempre saldamente prima su livelli altissimi, al 33,6%, ma rispetto a luglio perde ben il 4,4%. Che si tratti di ex elettori pentastellati che erano passati alla Lega perché forza trainante di una maggioranza che però non volevano fosse rotta? E che ora ritornano al proprio partito.

Può essere, del resto il M5S guadagna ben il 4,1% e si porta al 21,4%. Probabilmente gode anche del crollo dell’8% dell’astensione, che forse riporta suoi elettori “in sonno”, disorientati dal comportamento dell’ultimo anno.

Fatto sta che il PD, in calo del 0,9% al 21,1%, viene superato.

Nel centrodestra Fratelli d’Italia guadagna 3 decimi, esattamente quanto Forza Italia perde, e la differenza tra i due partiti si allarga, è ora di sei decimi, 6,9% a 6,3%

In crescita anche +Europa, che arriva alla soglia del 3% aumentando del 0,3%, ma soprattutto la Sinistra, che incrementa la propria percentuale del 0,6% al 2,7%.

Quasi fermi, al 2,4%, i Verdi.

Mentre raggranellano uno 0,2% in più i partiti minori, ora complessivamente al 2,7%

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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