Cernobbio 2019: Confindustria “buone aspettative, vedremo i fatti”

Pubblicato il 9 Settembre 2019 alle 17:09 Autore: Alessandro Faggiano

Cernobbio 2019: Confindustria “buone aspettative, vedremo i fatti.” Si dimostra ottimista il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Cernobbio 2019: Confindustria "buone aspettative, vedremo i fatti"
Cernobbio 2019: Confindustria “buone aspettative, vedremo i fatti”

Mentre il governo guidato da Conte e appoggiato da M5S, PD e LeU cerca di incassare la fiducia nelle due Camere, continuano ad arrivare i commenti al nuovo esecutivo. Per ora, sono arrivati feedback positivi dall’Europa – in particolare dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen – e dalla Francia. Recentemente, dal forum Ambrosetti di Cernobbio 2019 è arrivato un primo cauto appoggio da parte del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Cernobbio 2019: le dichiarazioni del presidente di Confindustria sul nuovo governo

Dal palco di Cernobbio 2019, Vincenzo Boccia si dimostra ottimista. “Sono sempre ottimista nelle aspettative, che è una caratteristica degli imprenditori, poi valuteremo nei fatti. Giudizi anticipati non è il caso di darli.” Poi, entra nel merito del programma – ancora abbozzato – stilato da PD e Movimento 5 Stelle. Per Boccia è fondamentale agire sul cuneo fiscale, sulla questione infrastrutturale nazionale ed europea e sulla la questione del salario minimo. Proprio per uno dei cavalli di battaglia principali di Di Maio, sembra esserci l’approvazione del presidente di Confindustria, anche se va legata ai grandi contratti di riferimento.” Una posizione simile a quella presa tempo fa dai sindacati che sembravano vedere di buon occhio la proposta solo qualora i ccnl avessero mantenuto un ruolo centrale.

Cernobbio 2019, Boccia (Confindustria): “non giocare a governo e opposizione allo stesso tempo”

Boccia lancia una frecciatina alle forze che sostenevano l’anteriore esecutivo (M5S e Lega) e che potrebbe fungere da monito al PD e, ovviamente, agli stessi pentastellati.

“Speriamo che i ministri e i due partiti che compongono la coalizione di governo, anziché dibattere a mezzo stampa, dibattano all’interno del Consiglio dei ministri. Evitiamo il gioco di governo e opposizione allo stesso tempo.” Una frase che sembra parlare proprio dell’ultimo esecutivo, portato avanti da M5S e Lega, i quali si scontravano frequentemente attraverso i social network e le dichiarazioni sui principali mezzi di comunicazione. Piuttosto che avere due governi paralleli, quindi, averne uno solo che, anche se sostenuto da un’alleanza fino a qualche tempo fa impensabile, possa lavorare armoniosamente e risolvere i contrasti in seno al Consiglio dei Ministri. Seguendo la stessa linea argomentativa, Boccia ritiene che “una linea comune aiuta tutti: la dimensione di relativa tranquillità della politica abbassa lo spread, che è una tassa indiretta.” L’endorsement, quindi, più che per i “colori” del governo, potrebbe essere rivolto alla stabilità istituzionale.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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