Pensioni ultima ora: risparmi Quota 100, le anticipazioni sulla Manovra

Pubblicato il 20 Settembre 2019 alle 17:07 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: le anticipazioni sulla Manovra passano dalle risorse disponibili grazie ai risparmi prodotti su Quota 100 e reddito di cittadinanza.

Pensioni ultima ora: risparmi Quota 100, le anticipazioni sulla Manovra

Pensioni ultima ora: il nuovo esecutivo è al lavoro per varare l’impostazione della prossima manovra. Il Ministero dell’Economia è, già da tempo, all’opera per dare vita all’impianto di massima che come sempre deve prima di tutto fare i conti con le scarse risorse a disposizione rispetto alle azioni che si intende promuovere.

Pensioni ultima ora, la manovra e i risparmi di Quota 100 e RdC

Una delle poche certezze risiede nei risparmi che arrivano sia dal reddito di cittadinanza che Quota 100. Infatti, come i numeri dell’Inps attestano ormai da tempo, le previsioni sono risultate sovradimensionate rispetto alla risposta arrivata sinora su entrambi i fronti. Pertanto si rendono disponibili per la prossima manovra risorse inizialmente previste per le due misure cardine del decreto n. 4/2019. Di fatto il governo avrà la possibilità di destinare tali risorse ad altre voci. C’è meno certezza sull’ammontare delle risorse.

Pensioni ultima ora, i calcoli del Ministero dell’Economia

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, al Ministero dell’Economia confidano nella disponibilità da parte di Bruxelles a concedere flessibilità all’Italia per una somma vicina ai 10 miliardi. Cifra alla quale si aggiungerebbero, come detto, i risparmi di Quota 100 e RdC stimati dal Mef per una cifra intorno ai 5 miliardi. Tutto ciò non basta. Ecco perché si lavora per recuperare altri 15 miliardi di euro. Come e dove? La direzione va verso i tagli di spesa, la revisione delle agevolazioni fiscali e la lotta all’evasione. Ma non è detto che tutto ciò basti.

Prime ipotesi

Pensioni ultima oram e manovra – Tra le prime ipotesi che circolano c’è il taglio del cuneo fortemente spinto dal Partito Democrativo e su cui c’è convergenza da parte del Movimento 5 Stelle. E l’unificazione eventuale di Imu e Tasi. A parlare di questa ipotesi è stato di recente il viceministro all’economia in quota Pd Antonio Misiani. Pur inizialmente proposta, con un disegno di legge, dalla Lega il viceministro ha parlato di una proposta di “di assoluto buonsenso”.

Tutto ciò è quanto trapela dalle discussioni in corso al Ministero dell’Economia ma non si può escludere che la fisionomia mutata della maggioranza, con la nascita di Italia Viva, a sostegno del governo giallo-rosso renda più lunga la discussione con cui si approderà alla versione definitiva della manovra.

In ogni caso saranno settimane di lavoro per cercare risorse e scongiurare, come primo obiettivo dichiarato, l’aumento dell’Iva.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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