Pensioni ultima ora: Cazzola “Quota 100 fallimento da rimediare”

Pubblicato il 25 Settembre 2019 alle 17:12 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: l’economista Giuliano Cazzola ha nuovamente ribadito la sua contrarietà alla impostazione di Quota 100.

Pensioni ultima ora: Cazzola “Quota 100 fallimento da rimediare”

Pensioni ultima ora: l’economista Giuliano Cazzola già in precedenti occasioni ha avuto modo di giudicare negativamente Quota 100 e l’impianto su cui sono state basate le misure previdenziali e di contrasto alla povertà approvate dal Governo Conte I col decreto n. 4/2019. Recentemente, numeri alla mano, l’esperto è tornato a ribadire la sua assoluta contrarietà.

Pensioni ultima ora, Cazzola parla di “fallimento per Quota 100 e Reddito di cittadinanza”

Secondo quanto ha affermato l’economista in un articolo a sua firma pubblicato dalla testata ilsussidiario.net “dall’applicazione dei due istituti (Quota 100 e Reddito di Cittadinanza) si trae il seguente bilancio: non solo hanno fallito nei loro obiettivi (creare occupazione tramite l’effetto sostituzione anziani/giovani e debellare la povertà), ma non sono riusciti nemmeno a interessare più di tanto le platee a cui erano rivolti”.

Pensioni ultima ora, Cazzola: i beneficiari

Inoltre Giuliano Cazzola ha fatto rilevare che tranne per Opzione donna, “i maggiori beneficiari delle misure pensionistiche giallo-verdi sono stati i lavoratori maschi residenti al Nord”. Lo studioso, dopo aver citato l’orientamento dell’esecutivo di portare a scadenza la misura Quota 100, ha spiegato che pur concludendo Quota 100 nel 2021, “l’anzianità senza adeguamento (ADV) produrrà i suoi effetti (rilevanti) fino a tutto il 2026. E comunque, se anche alle scadenze delle deroghe, si ritornasse al regime Fornero, le prestazioni erogate continuerebbero a pesare sui conti”.

Turn over, le percentuali citate dallo studio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro

Pensioni ultima ora – Oltre all’aggravio di costi sulle casse dello Stato l’altro aspetto che Giuliano Cazzola ha evidenziato nella sua analisi è il mancato raggiungimento dell’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro. Citando le stime della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro nell’articolo ha parlato di una soglia “pari a circa il 37% dei pensionati per quota 100 (e dintorni) sostituiti da under trentenni”. Ed ha aggiunto che “quasi due prepensionamenti su tre hanno interessato aziende del nord Italia (36,6% nord-est e 26,5% nord-ovest), ai quali si aggiunge un 20,6% di prepensionamenti nelle regioni del centro Italia”.

Nelle prossime settimane conosceremo le mosse del governo in materia previdenziale. A differenza di Quota 100 che potrebbe restare immutata, potrebbero esserci novità circa la proroga di altre misure in atto o l’introduzione di nuove misure.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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