Finanziamento con busta paga falsa: reato e cosa si rischia per la legge

Pubblicato il 1 Ottobre 2019 alle 12:14 Autore: Guglielmo Sano

Un caso di cronaca svoltosi nel cremonese permette di effettuare una panoramica sui rischi penali che si corre presentando una busta paga falsa

Finanziamento con busta paga falsa: reato e cosa si rischia per la legge

Un caso di cronaca svoltosi nel cremonese permette di effettuare una panoramica sui rischi penali che si corre presentando una busta paga falsa.

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Busta paga falsa: il caso avvenuto nel cremonese

Un 41enne disoccupato nato a Milano ma residente a Genivolta, nel cremonese, è stato denunciato ai Carabinieri per aver tentato di effettuare un acquisto a rate presentando una busta paga che, visto il suo stato di disoccupato appunto, si è poi rivelata ovviamente falsa. I fatti si sono svolti qualche giorno fa presso il punto Unieuro del centro commerciale CremonaPo, l’uomo ha tentato di comprare un telefono cellulare dal valore di 800 euro, come si diceva, a rate: dunque al momento di sottoscrivere il finanziamento ha presentato, seguendo la solita trafila, quella che dichiarava essere la sua busta paga. Gli addetti del negozio a quel punto si sono accorti di essere sul punto di essere truffati quindi hanno avvertito i militari dell’Arma che hanno formalizzato all’uomo le accuse di tentata truffa e falsità in scrittura privata.

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Si configura il reato di truffa

Presentare una busta paga falsa per richiedere un finanziamento o per millantare le garanzie richieste per esempio da un padrone di casa per ottenere un affitto costituisce una grave fattispecie di reato. In generale, produrre un documento falso in cui tra l’altro si dichiara il falso è una condotta che rientra nel reato di truffa punito dall’articolo 640 del codice penale; questo, in particolare, in un passaggio prescrive che “chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a millentrentadue euro”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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