Esame avvocato 2019: codici annotati, come si svolgono le prove?

Pubblicato il 3 Ottobre 2019 alle 14:06 Autore: Claudio Garau

Esame avvocato 2019: come funziona l’esame di quest’anno e i codici annotati. Quali sono le date delle prove scritte ed entro quanto fare domanda.

Esame avvocato 2019: codici annotati, come si svolgono le prove?
Esame avvocato 2019: codici annotati, come si svolgono le prove?

Le prove scritte dell’esame avvocato 2019 – com’è noto tra chi si accingerà a svolgerle entro qualche mese – sono uno scoglio difficile da superare. Tuttavia, fino ad oggi, i candidati hanno potuto contare sull’utilizzo dei cosiddetti codici annotati con la giurisprudenza, vale a dire un valido supporto per poter elaborare ed arricchire al meglio il proprio lavoro scritto durante l’esame avvocato. Vediamo allora quali sono le novità in merito e cosa potrebbe succedere a partire dal prossimo anno.

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Esame avvocato 2019: la situazione attuale

Secondo le ultime notizie in merito, la sessione esame avvocato 2019 potrebbe essere l’ultima nella quale chi si appresta, con molto sudore, ad ottenere la qualifica di avvocato, potrà contare sul suddetto codice annotato con la giurisprudenza. Il regime, per il momento ancora vigente, è infatti quello previsto dalle vecchie regole; tuttavia la legge n. 247 del 2012, relativa alla nuova disciplina della professione forense, aveva deciso per l’eliminazione del codice annotato o commentato, lasciando il solo codice con gli articoli e senza commenti (come nel concorso per magistratura).

La modifica in questione è stata però fatta oggetto, nel corso degli ultimi anni, di rinvii, con proroghe del vecchio regime, tanto che anche nell’ultima prova scritta dell’anno scorso, è stato possibile servirsi del supporto (spesso decisivo) dei codici commentati. E sarà così anche per l’esame avvocato 2019. Tutti gli aspiranti avvocati infatti sanno bene quanto spesso i contenuti della giurisprudenza siano utili, se non determinanti, a risolvere i quesiti delle prove scritte.

Per quanto attiene all’esame avvocato 2018, in quell’occasione scattò l’ultima proroga del vecchio regime: ciò a seguito della conversione in legge del cosiddetto Decreto Milleproroghe (Decreto Legge n. 91 del 2018). In mancanza di ulteriori proroghe, allo stato assenti, le nuove norme – ed una prova scritta oggettivamente più complicata – saranno attivate a partire dal 2020. Invece, sul piano sostanziale, le prove scritte continueranno ad essere due pareri motivati (uno in materia civile e uno in materia penale) e un atto giudiziario (a scelta tra diritto civile, penale o amministrativo).

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Quando si svolgono le prove scritte?

Le prove scritte dell’esame avvocato 2019 si svolgeranno il 10, 11 e 12 dicembre. Pertanto vi sarà tempo fino all’11 novembre di quest’anno, per potersi iscrivere alle prove ed inoltrare la propria candidatura per via telematica, collegandosi al sito internet del Ministero della Giustizia. Essendo, con buone probabilità e salvo ulteriori proroghe (al momento non previste), l’ultima possibilità di fare l’esame avvocato, avvalendosi dei codici commentati ed annotati con la giurisprudenza, è abbastanza ovvio che sarà assai preferibile ottenere l’abilitazione entro la sessione di quest’anno.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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