Bonus pagamenti tracciabili 2020: 2-4% sull’estratto conto

Pubblicato il 4 Ottobre 2019 alle 12:10 Autore: Guglielmo Sano

Bonus pagamenti tracciabili: l’esecutivo studia misure per incentivare l’utilizzo di pagamenti tracciabili e contrastare così l’evasione. Le ipotesi.

Bonus pagamenti tracciabili 2020: 2-4% sull’estratto conto

In arrivo un doppio disincentivo all’uso del contante con la Legge di Bilancio: sarà fondamentale per produrre maggior gettito e finanziare le misure contenute nella Finanziaria stessa.

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Bonus pagamenti tracciabili: come dovrebbe essere?

Il governo spinge sull’acceleratore per quanto riguarda l’incentivazione dei pagamenti tracciabili; il bonus ipotizzato negli ultimi giorni addirittura viene raddoppiato. Infatti, da una parte dovrebbe essere prevista una detrazione del 19% per chi utilizza la moneta elettronica per gli acquisti in alcuni settori ad alto rischio evasione. In più, secondo le indiscrezioni, sarebbe in arrivo anche il cashback del 2% o del 4%, anche se al momento si tratta soltanto di percentuali ipotetiche, sui pagamenti con metodi alternativi al contante.

Dunque, alla fine nel decreto fiscale collegato alla prossima Legge di Bilancio alla fine dovrebbe essere introdotta una detrazione fino a un tetto massimo di 475 euro, cioè il 19% su una spesa annuale di 2.500 euro, se si utilizzano strumenti di pagamento tracciabile nell’acquisto di beni e servizi che fino a questo momento non permettevano di accedere ad alcuno sconto fiscale (piccoli interventi di manutenzione ordinaria della propria casa o della propria auto, per esempio). Diametralmente, per tutti gli acquisti con strumenti tracciabili ci si potrebbe veder restituito nell’estratto conto alla fine di ogni mese, o ogni tre mesi, il 2% o il 4% di quanto speso grazie al cashback.

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L’addio al Bonus Befana e la questione delle coperture

Il “doppio” bonus dovrebbe essere preferito infine al cosiddetto Bonus Befana. Una misura che porterebbe alla restituzione di una percentuale delle spese effettuate tramite strumenti tracciabili, appunto, a inizio gennaio. Tuttavia, considerando la mole di controlli che si renderebbe necessaria per erogare il bonus in un’unica soluzione a milioni di contribuenti, arriverebbe quasi certamente in pesante ritardo. Detto ciò, dalla modulazione degli incentivi ai pagamenti tracciabili dipenderà buona parte delle sorte della prossima manovra: l’esecutivo si attende un ritorno di ben 7,2 miliardi per finanziare gli altri impegni di spesa dall’iniziativa.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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